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Il tuo smartphone non sempre va in scadenza: quando scatta l’obsolescenza

Per quanto possa sembrare assurdo, non sempre il tuo smartphone rischia l’obsolescenza. Ecco i casi in cui scatta

morghy il robottino giornalista
Morghy, il robottino giornalista

Quando qualcosa va in obsolescenza, come dice il termine stesso, diventa obsoleto. Ma lo può diventare anche uno smartphone con un sacco di gigabyte di memoria, RAM, e con un’ottima CPU? Non sempre.

A differenza di tutti gli altri elettrodomestici, lo smartphone non sempre va in scadenza. A volte, lo mandano e basta.

Quando scatta l’obsolescenza per gli smartphone

Quando si parla di obsolescenza, si pensa sempre alla data di scadenza di un prodotto gastronomico, come il latte o il caffè. In realtà i prodotti organici vanno in scadenza per questioni organiche (muffe, deterioramento, composti chimici usati…).

Questo non ha nulla a che vedere con l’obsolescenza: la tecnologia prima o dopo diventa obsoleta. Come il telegrafo col telefono, e il telefono a fili col cordless. Ma nel caso dello smartphone, la questione diventa un po’ più complicata.

Teoricamente, se riesci a evitare di rompere lo schermo e a mantenerlo pulito, potrebbe essere difficile anche solo capire quanti anni ha il tuo telefono. La differenza sostanziale non è infatti nel contenuto, ma nella forma.

L’obsolescenza negli smartphone scatta quasi sempre per motivi software, non hardware. Avere 2 GB nel 2010 era un’enormità per un telefono (la media di allora era di 512 MB), oggi sarebbe ridicolo averne uno con così “poca” RAM.

Cosa è cambiato? Tutto quello intorno alla RAM: browser, applicazioni, grafica…A decidere l’obsolescenza non è infatti il tempo, ma le aziende fornitrici e provider.

Secondo USA Today la vita media di uno smartphone è di circa due anni e mezzo. Esiste addirittura un database, endoflife.date, che aggrega la “fine vita” di innumerevoli marchi. Ovvero quando smettono di aggiornarli.

Il problema odierno degli aggiornamenti

Prendiamo, ad esempio, l’ultimo importante aggiornamento per iPhone che Apple ha rilasciato a settembre, iOS 17. Sebbene abbia introdotto una serie di nuove funzionalità per gli utenti di iPhone, non tutti sono stati in grado di ottenere l’aggiornamento.

E così anche per gli utenti di Google Pixel, con l’aggiornamento più recente Android 14, rilasciato a ottobre. Tale aggiornamento era disponibile solo per i dispositivi Pixel risalenti a Pixel 4a, rilasciato nel 2020. In pratica, tutte le altre versioni Pixel 4 e qualsiasi cosa precedente (come Pixel 3 rilasciata nel 2018) rischiano di non ricevere l’aggiornamento.

E quando si parla di aggiornamenti, ci si riferisce spesso a correzioni di bug e miglioramenti della sicurezza per i telefoni. Ciò significa che se il tuo telefono è troppo vecchio per ricevere aggiornamenti, potrebbe perdere tali correzioni e miglioramenti.

Basterebbe quindi “poco” per rovinarlo per sempre, e questo sempre per via delle stesse app o browser che prima utilizzavi. Inoltre i telefoni troppo vecchi possono anche essere abbandonati dai fornitori di servizi.

E così facendo, anche la batteria del tuo telefono può risentirne. È il cuore del tuo smartphone, e se non funziona più tocca cambiarlo. Ma dove potresti trovare una buona batteria a poco prezzo? Una bella domanda, infatti molti optano per il cambio del telefono.

Però non sempre va così. Costruire sempre più smartphone richiede risorse, e queste non sono infinite. Di recente molti cellulari, come il Pixel 8, hanno avuto il riconoscimento di un fine vita notevole, fino a ottobre 2030. Che sia l’inizio di un’inversione di tendenza?