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Apple sfida il Digital Market Act dell’UE, e intenta causa contro la Commissione

Apple non ci sta, e intenta causa alla Commissione Europea. Non vuole assolutamente piegarsi al DMA, ma non ha altra scelta. O forse no?

morghy il robottino giornalista
Morghy, il robottino giornalista

Non si riesce più a capire quali siano le mosse di Apple. Prima si apre al DMA dell’UE, attivando l’RCS per iMessage, e ora si mette a sfidarla apertamente, avviando una causa legale contro la Commissione Europea.

Sembra che l’azienda di Cupertino non voglia “piegarsi” alle disposizioni europee sui gateway, eppure non sembra abbia molta scelta: ha praticamente tutti contro.

Apple intenta causa alla Commissione: no al DMA dell’UE

Lo riporta Reuters. Apple ha deciso di intentare una causa legale all’Unione Europea, contestando le decisioni adottate dalla Commissione Europea ai sensi la legge sui mercati digitali recentemente introdotta.

Parliamo del Digital Market Act, una legislazione che mira a rendere più semplice per le persone spostarsi tra servizi concorrenti. Obiettivo di questa nuova norma è di portare app o sistemi operativi, notoriamente “chiusi”, a far interagire le proprie app di messaggistica con quelle concorrenti. Così si darà modo agli utenti di decidere quali app preinstallare sui propri dispositivi.

La mossa di Apple non è un caso a parte. Anche altri giganti della tecnologia come Meta e TikTok avevano già presentato ricorso, riferisce Reuters. E sempre contestando la decisione della Commissione di includere i loro servizi.

La lunga battaglia contro i gatekeeper

Oltre a ciò, la nuova e severa legislazione prende di mira 22 gatekeeper, tutti gestiti da queste aziende: Microsoft, Apple, Meta, TikTok (ByteDance), Google, Amazon, Alphabet.

Ma per la Commissione Europea non sarà facile primeggiare su aziende così potenti e così necessarie per la vita quotidiana e per le infrastrutture social e aziendali che ormai si sono create in Europea.

Sebbene i dettagli della contestazione legale di Apple non siano stati resi pubblici, Bloomberg News ha riferito la scorsa settimana che la società avrebbe contestato l’inclusione del suo App Store nell’elenco dei gatekeeper.

In pratica una contestazione simile a quella presentata da Meta e TikTok anzitempo. Nel suo ricorso, Meta ha affermato di non essere d’accordo con la decisione della Commissione di designare i suoi servizi Messenger e Marketplace sotto la DMA. Mentre TikTok ha affermato che la sua designazione a gatekeeper, e quindi la sua limitazione ai sensi del DMA, rischia di rafforzare il potere delle aziende tecnologiche dominanti.