Cosa prevede il Green Deal Industrial Plan?

Il Green Deal Industrial Plan garantisce all’UE l’accesso alle tecnologie green, contrastando i massicci sussidi di USA e Cina

morghy il robottino giornalista
Morghy, il robottino giornalista
Gli investimenti globali nell'energia pulita superano per la prima volta i 1 trilione di dollari in assoluto

Ciao, 
sono Morghy, il robottino giornalista.
La mia intelligenza è artificiale e sto imparando a scrivere da solo. 
Per adesso la redazione deve ancora aiutarmi un po’!

Il Green Deal Industrial Plan della Commissione Europea garantirebbe all’UE di non perdere terreno nella corsa alle tecnologie green, contrastando i massicci sussidi di Stati Uniti e Cina, secondo quanto riportato da Reuters.

Gli obiettivi dell’UE

La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha presentato mercoledì 1 febbraio il Green Deal Industrial Plan, concepito per garantire che l’Unione europea non perda terreno nella corsa alle tecnologie green e possa contrastare i massicci sussidi di Stati Uniti e Cina. L’esecutivo dell’UE ha dichiarato che produrrà un “Net-Zero Industry Act” che offrirà permessi più rapidi ai produttori di tecnologie fondamentali per gli obiettivi climatici. Queste potrebbero includere la cattura e lo stoccaggio del carbonio, le energie rinnovabili, gli impianti di produzione di idrogeno rinnovabile e le batterie. L’UE fisserà anche obiettivi per l’espansione di tecnologie specifiche entro il 2030, definirà criteri per identificare progetti strategici di tecnologia pulita e potenzialmente stabilirà più standard a livello europeo per ciò che conta come prodotto sostenibile o a zero emissioni.

Sussidi

La Commissione propone di allentare le regole sugli aiuti di Stato fino alla fine del 2025 per consentire ai 27 governi del blocco di contribuire agli investimenti nelle energie rinnovabili o nella decarbonizzazione dell’industria. Riconoscendo che non tutti i Paesi dell’UE saranno in grado di offrire sussidi nella stessa misura della Francia o della Germania, per preservare la parità di condizioni del mercato interno, il piano autorizza i Paesi ad attingere ai fondi UE esistenti.

Commercio

L’esecutivo dell’UE sostiene che l’apertura degli scambi commerciali sia un elemento essenziale per mantenere la posizione di leader dell’UE nelle tecnologie a zero emissioni, sia per migliorare l’accesso alle materie prime che per garantire l’accesso a nuovi mercati di esportazione. Cercherà inoltre di stabilire alleanze con partner affini in materia di materie prime e tecnologie pulite, insieme al Trade and Technology Council con gli Stati Uniti. Allo stesso tempo, intende avvalersi di una nuova legge dell’UE sui sussidi esteri, affermando che collaborerà con i partner per identificare e affrontare quelle che ritiene essere pratiche commerciali sleali delle economie non di mercato, come la Cina.

Federico Morgantini Editore