Internet of Things: cosa si intende per Internet delle Cose e dove si applica l’IoT

Che cos’è la Internet of Things (IoT) e quali sono le sue applicazioni nella vita di tutti i giorni e nel prossimo futuro

Arianna De Felice

Sempre più la tecnologia fa parte della vita di tutti i giorni al solo scopo di semplificarla e renderla più sostenibile. È proprio da qui che nasce l’Internet of Things che non è solo fatto di computer, telefoni e tablet, ma di moltissimo altro. Secondo l’ultima ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, in Italia ci sono 110 milioni di oggetti connessi, 1,8 per abitante. Il settore IoT registra una forte crescita del mercato, +22% rispetto al 2020, e raggiunge 7,3 miliardi di euro, al di sopra dei livelli pre-Covid (valeva 6,2 miliardi di euro nel 2019).

Cosa significa il termine IoT, a cosa serve e come funziona

L’Internet of Things o IoT nasce dalla volontà di portare gli oggetti di tutti i giorni nel mondo della tecnologia. Così facendo le nostre vite sono diventate più smart, ricche di ogni comfort e anche più green.

L’espressione, coniata nel 1999, in stretta relazione con i dispositivi RFId (Radio Frequency Identification), dall’ingegnere inglese Kevin Ahston, cofondatore dell’Auto-ID Center di Massachussetts, oggi è in realtà molto di più.  Ma come funziona? Semplice: l’IoT trasforma gli oggetti del mondo reale in strumenti tecnologici avanzati capaci raccogliere, elaborare e scambiare dati in rete. In questo modo l’Internet delle Cose (traduzione italiana di Interne of Things) riesce a migliorare, monitorare, controllare e automatizzare moltissime attività.

Quali sono le tre componenti fondamentali dell’architettura IoT?

La tecnologia IoT si basa su tre componenti fondamentali: Things, ovvero gli oggetti collegati a una rete; Network che permette la connessione di tutte le Things a un cloud; Cloud, i server dove vengono immagazzinati tutti i dati.

Internet delle cose esempi: assistenti vocali, wearable device e smart device 

Ma quali sono alcuni esempi dell’Internet delle Cose? Oltre agli elettrodomestici e tantissimi altri dispositivi (oggi anche connessi alla rete) presenti nelle case e negli uffici, ve ne sono alcuni che hanno cominciato a far parte delle nostre vite già da tempo. Stiamo parlando degli assistenti vocali come Alexa e Google Home e dei wearable device come i braccialetti che monitorano la nostra salute e gli smartwatch.

Quali sono i principali campi di applicazione della IoT – Intenet delle cose?

L’IoT ci aiuterà dunque nella nostra vita semplificandola grazie all’applicazione di oggetti intelligenti interconnessi che interagiscono con noi senza bisogno di comandi fisici. Tra i tanti campi di applicazione dell’IoT ve ne sono alcuni che, più di altri, sono e saranno sempre più fondamentali secondo Forrester, quali: salute, lavoro, mobilità, dispositivi per la casa e moltissimi altri.

L’Internet of Things è talmente importante nelle nostre vite che, secondo i dati di Omdia, il 90% delle aziende afferma che è fondamentale per i piani di trasformazione digitale. Aumentano dunque gli investimenti delle aziende nel digitale ma, di pari passo, sorgono anche problemi di sicurezza associati, sottolinea Omdia. Tuttavia, pur sapendo che la prima sfida da risolvere sono proprio questi problemi, sempre più aziende punteranno sull’IoT per una maggiore efficienza delle attività.

Smart City e Smart Mobility

Seoul, entro il 2023 sarà smart city al 100% grazie a una super infrastruttura pubblica IoT. Ma cosa vuol dire? Vivere in una smart city significa scegliere una vita più efficiente e sostenibile grazie all’applicazione di tecnologie IoT.

Smart Car e guida autonoma

Il futuro della mobilità è sicuramente nelle smart car, auto iper connesse sino ad arrivare all’estremo della a guida autonoma dove in sostanza è la tecnologia che conduce l’auto senza la necessità dell’intervento umano. Basti pensare che, secondo uno studio McKinsey & Company,  nel 2030 il 15% delle nuove immatricolazioni sarà rappresentato da auto a guida autonoma e il 55% da vetture a guida semi autonoma. In tutto il mondo, inoltre potrebberoesserci200 milioni di auto autonome o semi autonome circolanti entro il 2030.

Ad oggi sono tanti i prototipi già presentati in fase di test, dalle grandi case automobilistiche, come Toyota, fino ai brand di telefonia che hanno deciso di investire nell’automotive come Xiaomi, Huawei e Google, senza dimenticare i camion a guida autonoma presentati da Alibaba.

Smart Building, Smart Home e la casa intelligente

Per smart home si intende una casa con dispositivi IoT scelti per migliorare il comfort della vita quotidiana automatizzando diverse attività e ottimizzando i consumi. Un mercato globale in continua crescita che, secondo dati recenti, vale 68 miliardi di euro, con Usa e Cina in testa. Nello specifico poi, secondo uno studio realizzato da Berg Insight, in Europa vi saranno 100 milioni di smart home entro il 2024.

Ad oggi smart speaker come Google Home e Alexa sono i dispositivi più richiesti sul mercato, ma in realtà la smart home comprende molto altro e, anzi, il mercato italiano sta sviluppando diverse novità anche in ambito smart building. Tra le funzioni più usate nella casa intelligente vi sono: controllo delle valvole termostatiche e dei termostati, accensione, spegnimento e regolazione della tonalità delle luci, impianti di sicurezza come videosorveglianza e videocitofonia fino all’accensione o spegnimento di vari elettrodomestici.

Smart Metering e contatori intelligenti

Per smart metering si intende il principio che sta alla base dei contatori intelligenti in grado di fornire informazioni di consumo di energia elettrica, gas e acqua corrente. Il loro utilizzo è talmente esteso che, secondo il rapporto “Power & Renewables” della società di ricerca Wood Mackenzie, entro il 2025 saranno investiti oltre 30 miliardi di dollari per installare oltre 300 milioni di contatori elettrici intelligenti.

Smart Agriculture e Smart Farming

Avreste mai pensato che la tecnologia potesse essere applicata anche al mondo dell’agricoltura? Ebbene, è proprio così che nasce il concetto di Smart Farming. Lo scopo, come sempre, è quello di facilitare il lavoro e, allo stesso tempo, aumentarne l’efficienza. Il settore della smart agriculture è talmente interessante e pieno di nuove prospettive che il Politecnico di Milano, nel Campus di Cremona, ha ideato un corso di laure magistrale tutto dedicato all’Agricultural Engineering.

Smart Manufacturing

Smart Manufacturing, altro non è che l’applicazione delle nuove tecnologie all’interno del lavoro di fabbrica per rivoluzionare tempi e modi di produzione.

Come per molti altri settori, la pandemia da Covid-19 è stata d’aiuto per portare le nuove tecnologie anche nel manifatturiero. Secondo i dai Pwc, infatti Cloud e IoT, implementati proprio in questo periodo, non saranno “una moda passeggera”, ma, anzi, diventeranno sempre più dei pilastri della tecnologia del settore.

Federico Morgantini Editore

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