In questi giorni sono stati annunciati i vincitori del VRVis Visual Computing Award e, tra i vincitori, c’è anche un’italiana che ha sviluppato una tecnologia di intelligenza artificiale per proteggere la barriera corallina.
Il premio
La prima edizione del VRVis Visual Computing Award si è concentrata sugli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite mettendo in evidenza gli importanti contributi che il visual computing sta già apportando per raggiungere gli obiettivi individuali. “I contributi di alta qualità provenienti da tutta Europa mostrano quali strumenti e soluzioni il visual computing porta nel campo della medicina centrata sull’uomo, della biodiversità, delle città sostenibili, dell’adattamento ai cambiamenti climatici o della comunicazione inclusiva”, ha affermato Katja Bühler , direttore scientifico di VRVis.
La cerimonia di premiazione si svolgerà il 26 gennaio 2023 nell’ambito del simposio Visual Computing Trends al Tech Gate Vienna.
L’intellingenza artificiale in difesa della barriera corallina
A ricevere il premio VRVis Visual Computing Award per la sua tecnologia in grado di monitorare il mondo acquatico è la ricercatrice Gaia Pavoni dell’Istituto di Scienze e Tecnologie dell’Informazione “Alessandro Faedo” (ISTI-CNR).
Per saperne di più: Intelligenza Artificiale, cos’è e come funziona. Tutto sulla AI
Le barriere coralline, infatti, oltre alla loro bellezza, sono importanti per il pianeta dato che ospitano circa il 25% della biodiversità marina. Negli ultimi anni, però, molti coralli sono morti e diventa sempre più fondamentale riuscire a monitorarli per poterli preservare. L’esperta informatica Gaia Pavoni sta quindi sviluppando uno strumento di annotazione open source basato sull’intelligenza artificiale chiamato TagLab, che consente il monitoraggio della barriera corallina e semplifica notevolmente il lavoro degli ecologi marini.
Federico Morgantini Editore
