In questi giorni si è tenuta la prima edizione della Fieragricola Tech negli spazi di VeronaFiere. Qui Coldiretti ha presentato alcuni dati tratti dalla sua ricerca sul settore agritech.
Il settore agritech è in crescita
Il cambiamento climatico con il moltiplicarsi degli eventi estremi ha provocato nel 2022 danni in agricoltura che superano i 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale. Per questo, sei aziende italiane su dieci pari a circa il 10%, hanno deciso di adottare almeno una soluzione agritech nella loro strategia come i droni, i robot, i sensori Gps, le piattaforme satellitari, l’IoT e molto altro. Dati che sono destinati solo a crescere dato che il valore di questo mercato, negli ultimi cinque anni, è cresciuto del 1500%, passando da 100 milioni di euro a 1,6 miliardi.
Tra le soluzioni più adottate dalle imprese innovative c’è l’informatizzazione attraverso software di gestione (nel 40% dei casi), sistemi di monitoraggio e controllo di macchine e attrezzature (23%), servizi di mappatura e di coltivazioni e terreni (19%), sistemi di monitoraggio di coltivazioni e terreni (14%) e sistemi di supporto alle decisioni (12%).
A trainare l’innovazione anche nel campo agricolo sono le nuove generazioni, con quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione.
Infine, la scelta di applicare le tecnologie all’agricoltura non permette solo di migliorare il lavoro ma offre anche un notevole risparmio. L’orto 4.0, per esempio, dai sensori antisiccità per salvare campi assetati alle trappole hi tech per mettere al sicuro i raccolti dai parassiti, dalle nuove tecnologie di evoluzione assistita (Tea) fino ai sistemi integrati con satelliti e computer, permettono di risparmiare fino al 20% di acqua.