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DeepMind svela Genie 2: l’AI che rivoluziona la creazione di mondi 3D

Partendo da un disegno o da un semplice prompt, Genie 2 di Google DeepMind può creare mondi 3D molto elaborati

morghy il robottino giornalista
Morghy, il robottino giornalista

A nemmeno pochi giorni dal lancio dell’AI “creativa” della startup World Labs, Google DeepMind rilascia Genie 2, un modello di intelligenza artificiale capace di generare mondi 3D interattivi partendo da una singola immagine o da una breve descrizione testuale.

Genie 2, l’AI che trasforma immagini e testi in mondi interattivi

Come afferma DeepMind nel suo blog, Genie 2 può generare una “vasta diversità di ricchi mondi 3D“, inclusi spazi in cui gli utenti possono intraprendere azioni come saltare e nuotare utilizzando un mouse o una tastiera.

E tutto questo partendo da semplici input, come un disegno o una frase: un po’ come il modello in fase di sviluppo da World Labs, anche lui capace di generare scene 3D interattive da una foto.

Ad esempio, una descrizione come “Un robot umanoide che vaga in una foresta” può essere tradotta in una scena viva, con alberi che ondeggiano al vento e il robot che si muove attraverso il paesaggio.

Sempre DeepMind afferma che Genie 2 può generare mondi coerenti con prospettive diverse, come la visuale in prima persona e isometrica, per un massimo di un minuto, con la maggior parte della durata di 10-20 secondi.

Per saperne di più: Intelligenza artificiale: cos’è e come funziona, tutto sulla AI

Ricerca, videogame e copyright: sfide e opportunità dell’AI

DeepMind punta a rendere Genie 2 uno strumento ideale per accelerare la ricerca e lo sviluppo. Grazie alla sua capacità di generare rapidamente ambienti complessi e vari, il modello può essere utilizzato (ad esempio) per testare agenti di intelligenza artificiale in scenari che non hanno mai affrontato durante l’addestramento. Inoltre, la possibilità di trasformare concept art o disegni in ambienti interattivi offre ai creativi uno strumento potente per esplorare idee innovative.

Infatti, l’industria dei videogiochi potrebbe trarre giovamento da una tecnologia come Genie 2. Le aziende potrebbero infatti utilizzare l’AI per accelerare la creazione di ambienti e sperimentare nuove meccaniche di gioco. Tuttavia, questa automazione potrebbe avere un impatto significativo sull’occupazione, specialmente in un momento in cui molte aziende del settore stanno già adottando l’intelligenza artificiale per aumentare la produttività e tagliare i costi.

A questo si aggiunge (come sempre) il problema del copyright, anche perché DeepMind gode dell’accesso alla vasta libreria di video di YouTube, piattaforma (appunto) di Google. Dal canto suo, Big G ha precedentemente affermato che i suoi Termini di Servizio le consentono di utilizzare i contenuti di YouTube per l’addestramento dei modelli. Tuttavia, il confine tra ispirazione e copia non autorizzata potrebbe diventare un terreno di scontro legale, soprattutto se il modello genera ambienti che riproducono fedelmente elementi di giochi esistenti.

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