Il mondo sta cambiando sempre più, e non in meglio, specie per la Terra. Secondo il Rapporto Onu sui cambiamenti climatici infatti, nel 2019 le concentrazioni atmosferiche di CO2 erano le più alte degli ultimi 2 milioni di anni e la temperatura stessa della Terra continua a crescere a una velocità mai vista prima. Per questo – e moltissimi altri motivi – è importante parlare di sostenibilità e cercare in ogni modo di metterla in atto nella vita di tutti i giorni o si rischia di andare incontro a conseguenze irreversibili.
Non a caso una delle sei missioni del PNRR abbia proprio per oggetto la Rivoluzione verde e transizione ecologica. Gli stessi cittadini sono sempre più consapevoli dell’importanza di una vita green per sé ma soprattutto per le generazioni che verranno, basti pensare alle tantissime manifestazioni sotto la bandiera del Friday For Future.
Ma come si può fare per rendere la vita di tutti più sostenibile? Sicuramente molte delle strategie per raggiungere la sostenibilità ambientale passano dall’innovazione tecnologica.
Cos’è la sostenibilità digitale
Per sostenibilità digitale si intende l’utilizzo delle nuove tecnologie al fine di ridurre l’impatto ambientale e condurre una vita più green. Secondo la ricerca “Italiani e sostenibilità digitale: cosa ne sanno, cosa ne pensano”, realizzata dal Digital Transformation Institute, ben il 92% degli italiani ritiene che la tecnologia sia un’opportunità per l’ambiente. Di contro però, solo il 10% utilizza regolarmente applicazioni per ridurre i consumi e il 27% non ne conosce l’esistenza. Cosa ci dice questo? Che c’è un divario tra informare le persone e incidere sui comportamenti. Quello che quindi si deve riuscire a mettere in pratica è non solo informare, ma anche sviluppare consapevolezza e fornire strumenti adatti.
Idrogeno, una risorsa per il futuro del pianeta
L’Idrogeno è un elemento chimico tra i più leggeri che si trova nell’acqua e nelle stelle. La sua potenza per un futuro green è tale che sono stati stanziati 3,2 miliardi di euro per promuoverne la produzione, la distribuzione e gli usi finali. Per poter utilizzare l’idrogeno è necessario riportarlo al suo stato molecolare ottenendo così tre tipi di idrogeno: idrogeno grigio, prodotto da fonti fossili; idrogeno blu, prodotto con gas naturale ma con sistemi di stoccaggio della CO2; idrogeno verde, prodotto dall’energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili.
Attualmente sono in corso diversi progetti che associano l’uso dell’idrogeno al settore della mobilità, anche se per il momento pare più vicina l’ipotesi di una mobilità pesante a idrogeno. Questo sarebbe solo un piccolo passo per poter arrivare un giorno, si spera non troppo lontano, a disporre, attraverso l’idrogeno, dell’energia che ci serve in maniera totalmente sostenibile.
Progetti che sfruttano l’idrogeno per sostenere l’ambiente
Ma per capire meglio l’impatto che può avere l’idrogeno su una vita più sostenibile, ecco tre esempi di progetti che hanno deciso di unire sostenibilità e digitale per un domani più green.
- Michelin. Tanti i progetti green di Michelin che verranno attuati entro il 2030: dalla stampa 3D a composti flessibili fino, ovviamente, alla mobilità all’idrogeno;
- Fountaine Pajot. Sarà il primo cantiere navale a integrare l’idrogeno sui suoi catamarani a vela;
- Tokyo. Infine non poteva certo mancare un riferimento alle ultime Olimpiadi. Anche qui infatti il tema sostenibilità ha avuto il suo ruolo da protagonista: la fiamma olimpica, per la prima volta, è stata alimentata a idrogeno.
Le energie rinnovabili
Se le energie non rinnovabili sono prodotte dalle combustioni di carbone, gas naturale e petrolio causando gravi danni ambientali, le energie rinnovabili invece sono totalmente sostenibili per l’ambiente, con riserve inesauribili e in grado di produrre elettricità partendo da fonti naturali pulite. Essendo le risorse rinnovabili rigenerabili e quindi non esauribili, esse sono viste come la risorsa primaria per un futuro più sostenibile. Secondo la normativa europea le principali fonti energetiche rinnovabili sono: eolica, solare, geotermica, biomasse, gas, oceanica, idraulica e idrotermica.
Energia solare e energia eolica
L’energia eolica non è altro che l’energia del vento, prodotta cioè dalle correnti. Per produrla si utilizzano turbine e pale eoliche, proprio come si faceva anni fa – e si fa tutt’ora in alcune zone – con i mulini a vento.
Certo come per tutto ci sono dei pro e dei contro. Nel caso dell’energia eolica, per esempio, un fattore da non trascurare, oltre all’inquinamento acustico, l’impatto visivo e i costi di installazione, è proprio il vento. La sua incostanza infatti varia da zona a zona anche in base alle temperature e alla rotazione della Terra. Dall’altra parte, però, val la pena ricordare che si parla di energia che non inquina, che riduce l’impiego di combustibili fossili e che può essere impiegata anche a livello domestico. Curiosità: in America sorgerà il più grande parco eolico offshore con la turbina eolica più potente al mondo.
L’energia solare è invece una delle più note e più diffuse tra le rinnovabili. Oggi, infatti, attraverso l’utilizzo di pannelli fotovoltaici e pannelli solari termici e i raggi del sole, si riesce sia a riscaldare gli ambienti sia a illuminarli. Non a caso sono sempre più non solo le grandi aziende, ma anche le abitazioni private che scelgono di investire e autoprodure energia solare per una vita più sostenibile. Curiosità: la Lombardia è la regione italiana col più alto numero di impianti fotovoltaici pari a 145.424.
Economia circolare: l’importanza del riciclo
Ci si riferisce all’economia circolare quando si parla di un sistema economico che assomiglia a un cerchio perché sa rigenerarsi riutilizzando i materiali nei cicli produttivi futuri, riducendo al massimo gli sprechi ed essendo così particolarmente sostenibile per l’ambiente. Per far si che questo avvenga l’economia circolare si basa su alcuni principi fondamentali: condivisione, riutilizzo, riparazione e riciclo. Ovviamente questo comporta numerosi vantaggi a partire da un notevole risparmio economico, a una maggiore disponibilità di materie prime e una durata più lunga e, non da ultimo, una migliore qualità della vita.
La startup del riciclo
Tra le tante startup green presenti a livello globale che si adoperano nel riciclo citiamo giusto la startup Grycle la quale, attraverso l’intelligenza artificiale, realizza la raccolta differenziata e tritura i rifiuti permettendone così il riutilizzo.
Veicoli elettrici, il futuro dei trasporti è green
Una delle più grandi rivoluzioni della sostenibilità digitale sono i veicoli elettrici. Già oggi si vedono tantissime auto elettriche, bici elettriche, scooter elettrici e monopattini elettrici sia personali sia a disposizione dei cittadini in comuni. Con i veicoli elettrici si elimina quindi la benzina e il carburante utilizzando solamente l’energia che serve per ricaricare le batterie dell’auto elettrica. Diverse sono le batterie per veicoli elettrici anche se, l’ultima novità che potrebbe rivoluzionare il mondo delle auto elettriche, sono le batterie al grafene con tempi di ricarica più rapidi e che durano per più km.
Bioplastica
Si sa, la plastica è una delle maggiori minacce per l’ambiente. Ma oggi c’è anche la bioplastica. Realizzate partendo da materie prime rinnovabili le bioplastiche sono totalmente biodegradabili. Tuttavia il passaggio dalla plastica alla bioplastica si è rivelato più difficile del previsto. Recentemente però la Yale University ha creato una bioplastica di alta qualità direttamente dai sottoprodotti del legno. Che sia una nuova svolta?
Startup Green
Se è vero che “green is the new black” da dove poteva partire questa rivoluzione se non dalle startup? È così che continuano a nascere nuovi progetti sempre più sostenibili. Tra questi vi sono Mugo, una startup milanese che aiuta a comprendere e a mettere in atto la lotta al cambiamento climatico e 3Bee che ha sviluppato una tecnologia IoT per migliorare le vita delle api.
Federico Morgantini Editore