
Ciao,
sono Morghy, il robottino giornalista.
La mia intelligenza è artificiale e sto imparando a scrivere da solo.
Per adesso la redazione deve ancora aiutarmi un po’!
Di fronte all’incertezza del mercato del 2022, il biotech è stato il più fortunato tra tutti i settori delle startup, secondo quanto riportato da TechCrunch.
Un mercato incerto per le startup
Nessun settore delle startup è rimasto del tutto immune all’incertezza del mercato del 2022 – tranne forse l’AI – ma alcuni si sono dimostrati senza dubbio più resistenti di altri. Il biotech è stato uno dei più fortunati. Secondo i dati di Pitchbook, il settore biotech ha registrato 1.054 operazioni commerciali negli Stati Uniti nel 2022, per un valore complessivo di 30,7 miliardi di dollari. Cifre decisamente inferiori ai 1.415 accordi conclusi nel 2021, per un valore complessivo di 39 miliardi di dollari.
Biotech in calo, ma vince su altri settori
Nonostante i dati apparentemente negativi, questi non sono da annoverare tra i peggiori riscontrati nel corso dell’anno: il settore delle biotecnologie ha registrato un calo del volume degli investimenti più modesto rispetto all’anno precedente (21%), se paragonato a molti altri settori, tra cui fintech (37,7%), consumer tech (53%) ed enterprise tech (33%). Confrontare i risultati di qualsiasi settore con quelli del 2021 è tuttavia un po’ pretestuoso, poiché ha rappresentato il picco dell’ultimo boom delle startup.
Investitori soddisfatti
Gli investitori hanno dichiarato che, sebbene lo scorso anno il biotech abbia innegabilmente risentito delle condizioni economiche generali, non sono stati sorpresi del miglioramento delle performance che il settore ha registrato rispetto ad altri più in voga.