Secondo gli ultimi report pubblicati dall’INAIL, il settore edilizio si conferma tra i più rischiosi, sia per frequenza di infortuni gravi, sia per numero di vite perse ogni anno. Questo accade perché gli operai devono compiere sforzi intensi, lavorare a elevate altezze o applicare sostanze come vernici, isolanti e stucchi. L’integrazione di robot in cantiere può però rappresentare una soluzione efficace per ridurre il rischio di infortuni e migliorare la sicurezza dei lavoratori, affiancandoli nelle attività più pericolose e usuranti. A tal riguardo, l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) ha svelato recentemente Concert, un prototipo di robot progettato per supportare i lavoratori nelle operazioni più faticose e pericolose.
Concert, un “manipolatore mobile” per il settore edile
Nato dall’omonimo progetto europeo, Concert è un “manipolatore mobile completamente modulare e riconfigurabile“, in grado di eseguire i compiti che richiedono intensi sforzi fisici o ritenuti più gravosi per la salute fisica, “come la trapanatura a quote alte, l’applicazione di materiale isolante su ampie superfici e il trasporto e sollevamento di carichi pesanti come gli elementi che compongono una cassaforma“, si legge nel comunicato.
Infatti, pesando 150 chilogrammi, Concert è in grado di trasportare oltre 200 chilogrammi sulla sua base mobile, fungendo da piattaforma di trasporto autonoma per il cantiere o altre applicazioni industriali.
Sensori avanzati per interagire con l’ambiente
Uno dei suoi tratti distintivi è la struttura modulare: Concert è infatti composto da numerosi moduli che possono essere facilmente interconnessi tra loro per formare diverse configurazioni. Questo approccio consente di creare strutture robotiche personalizzabili direttamente sul luogo di lavoro, offrendo una notevole flessibilità e adattabilità.
Oltre alla sua capacità di riconfigurarsi, il robot è dotato di sensori avanzati, tra cui LiDAR, telecamera 3D, ultrasuoni e sensori di forza/contatto, che gli consentono di rilevare l’ambiente circostante, identificare la presenza umana e rispondere alle interazioni con precisione e sicurezza.
Ma non solo. Grazie ai sensori avanzati e interfacce specializzate, Concert è in grado anche di interagire efficacemente con l’ambiente circostante e di collaborare con gli operatori umani. La sua capacità di adattarsi a sfide come spazi ristretti, altezze elevate e ostacoli lo rende ideale per operazioni in ambienti complessi, come i cantieri edili, dove può ridurre il carico fisico e i compiti ripetitivi, contribuendo così a migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Una piattaforma compatta ma potente
Oltre a sensori e alla sua struttura modulare, un altro degli elementi più innovativi di Concert è la sua piattaforma. Dotata di una forma compatta con un ingombro di 1m x 0,7m, essa è composta da una base mobile con ruote e da un sistema di bracci robotici per la manipolazione, entrambi modulari e configurabili.
In particolare, il sistema di manipolazione di Concert è composto da moduli modulari di giunti, attuatori e strumenti da lavoro, che vanno dal trapano a sistemi di spruzzo e levigatura.
Questo manipolatore può raggiungere altezze superiori ai 3 metri, “evitando così che i lavoratori si sollevino con scale o impalcature quando devono trapanare, applicare sostanze o levigare“. Inoltre, i moduli sono progettati per supportare carichi utili superiori ai 20 chilogrammi, a seconda della configurazione.
Grazie alla forma e alla manovrabilità della sua piattaforma, il robot Concert è capace di navigare e attraversare spazi stretti o bloccati da ostacoli.
Concert, un progetto europeo per un’edilizia più sicura
Finanziato dall’Unione Europea con 3 milioni di euro, il progetto Concert è coordinato da Nikolaos Tsagarakis dell’IIT-Istituto Italiano di Tecnologia, e ha coinvolto un consorzio di aziende ed enti di ricerca in Italia, Germania, Austria e Polonia.
Il robot è infatti il risultato della collaborazione tra l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, il Fraunhofer Italia di Bolzano, la Technische Universität München in Germania, il Profactor GmbH in Austria e il CIOP-BIP con Budimex in Polonia.
In particolare, all’IIT hanno contribuito il gruppo del laboratorio “Humanoid & Human Centered Mechatronics” guidato da Tsagarakis e il gruppo di Arash Ajoudani, capo dello Human-Robot Interfaces and Physical Interaction Lab. Sul territorio nazionale, invece, si è vista la partecipazione di Fraunhofer Italia con il dipartimento di Robotics and Intelligent Systems Engineering.
Infine, in Polonia l’azienda di costruzioni Budimex ha reso possibile le prove nei suoi cantieri edili della piattaforma robotica, che “hanno dimostrato le funzionalità di Concert: navigare nell’ambiente in costruzione, eseguire con successo compiti che vanno dalla foratura di pareti alla verniciatura e levigatura delle stesse, oltre a collaborare con i lavoratori edili in operazioni di montaggio di attrezzature. Il team di ricerca è pronto a collaborare con nuove aziende per validare ulteriormente la piattaforma robotica e venire incontro, così, alle esigenze di salute e sicurezza degli ambienti di lavoro“, conclude il comunicato.