Microsoft ha recentemente annunciato un’importante innovazione nella gestione dei suoi data center. Dal 2026, il gigante tecnologico di Redmond adotterà per i server dei suoi futuri impianti un avanzato sistema di raffreddamento a liquido a circuito chiuso, progettato per evitare di consumare ulteriore acqua rispetto a quella già presente a sistema.
Microsoft, nuovo sistema di raffreddamento per i futuri data center
Attualmente, i data center di Microsoft utilizzano un sistema che si basa sull’evaporazione dell’acqua per mantenere la temperatura ideale dei server. In breve, il calore prodotto dai server viene rimosso attraverso un circuito chiuso, in cui l’acqua evapora e, grazie agli scambiatori di calore, riesce a raffreddare l’ambiente. Questo sistema è altamente efficiente dal punto di vista energetico, ma presenta un grosso svantaggio: l’uso massivo di acqua. Ogni anno, ciascun data center può consumare oltre 125 milioni di litri di acqua, una cifra enorme che in alcune regioni del mondo, dove l’acqua è già una risorsa scarsa, diventa insostenibile.
Per rispondere a questa sfida, Microsoft introdurrà nei suoi (futuri) data center un innovativo sistema di raffreddamento a liquido a circuito chiuso, in grado di eliminare il bisogno di consumare milioni di litri d’acqua. Questo sistema consente di riciclare l’acqua attraverso un circuito chiuso che circola tra i server e i chiller, senza che sia necessario prelevare acqua fresca dall’ambiente. L’acqua viene riutilizzata continuamente, riducendo drasticamente il consumo complessivo e garantendo che il sistema di raffreddamento funzioni senza impatti sull’approvvigionamento idrico locale.
Nonostante l’evidente vantaggio dell’impatto ambientale ridotto, Microsoft ha sottolineato che l’adozione di questo sistema comporterà un aumento dei consumi energetici. Il passaggio dall’evaporazione all’uso di sistemi meccanici per il raffreddamento implica, infatti, un incremento della domanda energetica.
“Tuttavia, le nostre più recenti soluzioni di raffreddamento a livello di chip ci permetteranno di utilizzare temperature più elevate per il raffreddamento rispetto alle generazioni precedenti di hardware IT, consentendoci di ridurre il consumo di energia grazie a chiller ad alta efficienza che funzionano con temperature dell’acqua più elevate”, precisa l’azienda di Redmond in una nota.
L’impegno di Microsoft verso un futuro più sostenibile
Questa nuova iniziativa si inserisce all’interno di un impegno pluriennale di Microsoft volto a migliorare l’efficienza delle risorse nei suoi data center. Da anni, l’azienda ha lavorato per ottimizzare l’utilizzo dell’acqua e ridurre al minimo gli sprechi. Negli ultimi anni, il colosso tech di Redmond è riuscito a ridurre il suo Water Usage Effectiveness (WUE), che misura il rapporto tra consumo d’acqua per il raffreddamento e l’energia utilizzata, migliorandolo del 39% rispetto al 2021. Inoltre, l’azienda ha ampliato l’uso di fonti alternative di acqua, come quella riciclata e recuperata, in alcuni Stati come Texas, Washington, California e Singapore.
Microsoft integrerà questa nuova tecnologia nei data center che verranno costruiti nei prossimi anni. I primi progetti pilota partiranno nel 2026 in due sedi: Phoenix (Arizona) e Mt. Pleasant (Wisconsin). Questi siti fungeranno da banco di prova per il sistema di raffreddamento a liquido a circuito chiuso. Entro la fine del 2027, i primi data center dotati di questa tecnologia innovativa saranno completamente operativi, mentre l’adozione su larga scala da parte della flotta Microsoft proseguirà negli anni successivi.