Startup, scaleup, PMI, istituti di ricerca, spinoff universitari e altre entità innovative sono state al centro dell’evento finale di ”SETE: 100 idee per salvare il mondo”, un contest che attraverso una call for ideas e una call 4 startup lanciata lo scorso settembre ha selezionato non solo le 100 migliori idee finalizzate a salvaguardare l’intera filiera dell’acqua, ma anche le 10 realtà più promettenti. Alla fine, solo una di queste ha vinto il premio “MareAsinistra“.
SETE, la startup vincitrice del contest
Organizzato da StartupItalia in collaborazione con Regione Puglia, Acquedotto Pugliese (AQP) e UNIDO ITPO Italy, il contest “SETE: 100 idee per salvare il mondo” si è svolto in occasione dell’Accadueo, la manifestazione internazionale di riferimento per la filiera del settore idrico.
E proprio sul palco dell’Accadueo le 10 realtà più promettenti (individuate nella call di settembre) hanno presentato le proprie idee all’avanguardia per una gestione sostenibile delle risorse idriche in ambito domestico, energetico, industriale/agricolo e tecnologico/digitale.
Alla fine, la giuria ha deciso di assegnare il Premio “MareAsinistra” alla startup Blue Eco Line, che ha sviluppato e brevettato diverse tecnologie green quali River Eye, che utilizza l’intelligenza artificiale per monitorare e censire i rifiuti plastici nei fiumi, e River Cleaner, un sistema automatizzato che intercetta i rifiuti flottanti, portandoli direttamente al piano stradale.
Le finaliste del contest “SETE: 100 idee per salvare il mondo”
Premiazione a parte, l’iniziativa “SETE” ha rappresentato un’occasione per le finaliste, che con il contest hanno potuto confrontarsi e proporre idee innovative per la tutela delle risorse idriche.
Tra le startup finaliste di “SETE: 100 idee per salvare il mondo”, riporta il Corriere della Sera, abbiamo PlantVoice, che ha ideato una tecnologia basata su sensori e un software cloud AI per monitorare in tempo reale lo stato di salute e stress delle piante. E poi Soonapse, che ha sviluppato Ploovium, un sistema avanzato che combina AI, big data e sensori per ottimizzare l’irrigazione, riducendo drasticamente il consumo d’acqua.
Altre finaliste sono Pipein, che propone tecnologie di manutenzione predittiva per acquedotti e oleodotti, capaci di prevenire sprechi e rotture, aumentando l’efficienza operativa delle infrastrutture; All About Water, che ha ideato una piattaforma SaaS che integra strumenti agritech e fintech per ridurre i rischi negli investimenti agroalimentari, promuovendo una gestione strategica e sostenibile delle risorse idriche. E Quantum, un sistema hardware e software (sviluppato dall’Istituto di Ricerca Uniba-Disspa) che monitora i nutrienti nelle acque reflue urbane, elaborando piani di concimazione e irrigazione di precisione.
Infine abbiamo tra le finaliste Sepra, che ha messo a punto tecnologie innovative per la separazione dei fluidi e il miglioramento dei sistemi di trattamento dell’acqua in ambito industriale; Smart Island, che ha invece sviluppato Daiki, un sistema per l’agricoltura di precisione che monitora i bisogni idrici e climatici delle piante sin dalla piantagione; Beadroots, che supporta gli agricoltori nei periodi di siccità attraverso l’uso di polimeri naturali superassorbenti, migliorando la ritenzione idrica delle radici e aumentando la qualità dei raccolti. Ed Elaisian, che offre un servizio di agricoltura di precisione per oliveti e vigneti, capace di prevenire patologie e ottimizzare concimazione e irrigazione, rendendo la gestione agricola più efficiente.