fbpx

App: le novità imposte dalla pandemia e i dati per i prossimi 5 anni

Redazione
smartphone app, google

Con la pandemia è cambiato l’uso che facciamo delle app e da qui al 2025 si prevede una crescita costante del settore.


L’emergenza sanitaria ha contribuito a ridisegnare i contorni del rapporto tra essere umano internet, device e app. Il ruolo che la tecnologia ha assunto nella quotidianità negli ultimi dodici mesi si è fatto ancora più pervasivo di quanto si credeva possibile, costruendo nuovi scenari di utilizzo. 

Con la pandemia e il conseguente lockdown, per esempio, è cambiato l’approccio del consumatore alle app. Se fino a qualche mese fa l’utilizzo delle applicazioni mobili subiva una curva usa e getta rapida tranne per quelle dedicate ai social, alla consultazione delle e-mail e a poco altro, con l’emergenza sanitaria le app hanno iniziato a guadagnare un tempo di utilizzo sempre maggiore nell’arco della giornata. 

Certo, lo scenario contingente non è destinato a rappresentare uno standard, ma secondo il rapporto Mobile Market Forecast di Sensor Tower, il mercato delle app continuerà a crescere anche quando l’emergenza sarà superata, come riporta AGI. Si prevede che la spesa globale raggiungerà i 270 miliardi di dollari nel 2025, con un incremento medio del 19,5% annuo. Nell’arco di cinque anni gli incassi registreranno un volume pari a due volte e mezzo quello attuale. Meno prorompente sarà l’aumento dei download: 230 miliardi, un valore comunque sostenuto.

App Store VS Google Play

Uno scenario simile dovrebbe investire lo Store di Apple (185 miliardi di dollari e +20,7%) e Google Play (85 miliardi e +16,9%). Il gap che separa le due piattaforme non varia nel tempo ed è ascrivibile alla capacità di spesa dei due profili di utenti, più alta per quelli della Mela Morsicata, e al mancato afflusso dal mercato cinese che affligge Android.  

La spesa per app in Italia e in Europa

In Europa la spesa afferente al mercato delle app dovrebbe toccare i 42 miliardi di dollari nel 2025, sfiorando un incremento del 23% annuo. Nel 2020, solo quattro Paesi (Regno Unito, Germania, Francia e Russia) hanno superato il miliardo di incassi. Nel 2025 saranno ben undici. Tra questi si annovera l’Italia, che si confermerà il quinto mercato del continente e, grazie a un ritmo di crescita più elevato, accorcerà la distanza con chi la precede. Si attende infatti che gli italiani produrranno una spesa di 2,3 miliardi di dollari, quasi il triplo rispetto al 2020. Molto più contenuto sarà l’aumento dei download (+6%). 

Il sorpasso arriva da Est

Il rapporto prevede che la crescita dell’Europa avrà una curva maggiore rispetto a quella di Asia e Nord America. Ma non è un dato omogeneo. La Cina, per esempio, che è il principale mercato dell’area, partecipa alle statistiche solo in virtù della spesa su App Store (visto che Google non ha accesso al Paese). Da qui al 2025 andrebbe considerata l’incidenza legata all’ecosistema Huawei, che è chiamata a convincere e mantenere la presa sui clienti con un proprio store e un sistema operativo proprietario alternativa a Apple e Android.

Il futuro parla anche di un rimescolamento dello scacchiere. Entro il 2025 la Cina, oggi al secondo posto, diventerà il Paese che genera più incassi sull’App Store davanti agli Stati Uniti. Al primo posto sul fronte Android dovrebbe rimanere ben salda l’India resterà, spingendo l’Asia oltre i 100 miliardi di download. Per quanto riguarda Android, saranno ben quattro gli Stati asiatici (nello specifico Giappone, Corea del Sud, Taiwan e Filippine) tra i dieci che spendono di più.

Videogiochi, sì. Ma non solo

La pandemia ha creato nuove abitudini e ha innestato un’attenzione maggiore su diversi settori della quotidianità. Ecco che allora le app più utilizzate non sono quelle legate al gioco e allo svago, ma trovano posto anche quelle dedicate alla gestione del risparmio, quelle afferenti al mondo della medicina, allo smart working e al fitness, che mai come ora trova nel digitale una valvola di sfogo.  

Nel segmento dello smart working, che si farebbe meglio a denominare remote working,  rientrano le app per organizzare video-conference, quelle per l’archiviazione e la condivisione dei file o le applicazioni per l’eLearning.

Per quanto riguarda il fitness, la tecnologia si è riscoperta alleato fondamentale per i frequentatori abituali di palestre, aree fitness e parchi: secondo recenti ricerche le app per svolgere attività fisica direttamente fra le mura domestiche stanno avendo una diffusione molto rapida, facendo crescere il numero degli utilizzatori.

Un dato racconta bene questa mutazione: nel 2025, la spesa in videogiochi (che oggi vale due terzi del mercato ed è, storicamente, il settore pigliatutto) verrà superata dagli incassi cumulati delle altre app. I giochi resteranno dominanti su Google Play (attraendo il 71% della spesa), ma su App Store la loro quota si assottiglierà al 42%, facendo spazio a foto, video, intrattenimento, musica, libri, social network.

Iscriviti alla newsletter

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.