La smart mobility, o mobilità sostenibile, indica delle modalità di spostamento (e in generale un sistema di mobilità urbana) in grado di diminuire gli impatti ambientali, sociali ed economici generati dai veicoli privati.
Cosa bisogna sapere sulla smart mobility
E’ bene ricordare che la smart mobility non riguarda solo la minimizzazione delle emissioni di CO2 e di altri inquinanti atmosferici, ma anche sul cambiamento culturale e comportamentale della società. Nello specifico infatti, la mobilità sostenibile si impegna a ridurre: l’inquinamento atmosferico; l’inquinamento acustico; la congestione stradale; l’incidentalità; il degrado delle aree urbane (causato dallo spazio occupato dagli autoveicoli a scapito dei pedoni); il consumo di territorio (causato dalla realizzazione delle strade e infrastrutture); i costi degli spostamenti (sia a carico della comunità sia del singolo).
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Tra i principali responsabili della promozione e dell’organizzazione della mobilità sostenibile vi sono le amministrazioni pubbliche con interventi finalizzati a ridurre la presenza degli autoveicoli privati negli spazi urbani per favorire la mobilità alternativa che, in ordine d’importanza, viene svolta: a piedi; in bicicletta; con i mezzi di trasporto pubblico (autobus, tram, sistema ferroviario metropolitano); con i mezzi di trasporto privato condivisi (car pooling e car sharing); la combinazione ottimale di vari sistemi di trasporto.