Dispositivi indossabili, nuova tecnologia per generare energia dall’attrito con il massimo del comfort

Un team della NC State University ha sviluppato una soluzione che permette ai dispositivi indossabili di produrre energia dall’attrito del corpo rimanendo confortevoli

Redazione

Comfort ed efficienza energetica: un equilibrio ancora da perfezionare nel mondo dei dispositivi indossabili. Nonostante esistano oggi sensori, dispositivi medici e strumenti intelligenti capaci di integrarsi con il corpo umano, al momento non sono disponibili dei wearable che siano in grado anche di generare energia in maniera efficiente. Tutto ciò, però, potrebbe cambiare grazie all’ultima innovazione della North Carolina State University (NC State University): una nuova tecnologia che consente ai dispositivi indossabili di generare energia dall’attrito mentre vengono indossati, mantenendo al contempo un elevato livello di comfort.

I dispositivi indossabili del futuro: confortevoli ed efficienti

All’inizio di questa ricerca, gli scienziati hanno analizzato diversi materiali che potessero garantire sia la generazione di energia sia il comfort proprio dei dispositivi indossabili oggi sul mercato. Alla fine, la loro attenzione si è rivolta sulle molecole anfifiliche, comunemente utilizzate in prodotti di consumo (come i pannolini) per ridurre lo sfregamento sulla pelle.

Come afferma il professor Saad Khan, co-autore della ricerca pubblicata sulla rivista Science Advances: “abbiamo iniziato una serie di esperimenti per capire se potevamo usare le molecole anfifiliche in materiali da incorporare nei dispositivi indossabili a energia. In particolare, volevamo sapere se con queste molecole potevamo creare energia dall’attrito“.

Il risultato? “Non solo potevamo generare elettricità, ma potevamo farlo riducendo lo sfregamento sulla pelle che sperimentano le persone che li indossano“. In altre parole, i ricercatori hanno scoperto che potevano usare queste molecole per creare tessuti indossabili efficienti e al tempo stesso confortevoli sulla pelle umana.

Fino a 300 volt di energia dall’attrito

Secondo gli scienziati della NC State University, oltre a ridurre lo sfregamento sulla pelle, i materiali realizzati con queste molecole possiedono anche proprietà elettroniche che consentono loro di “donare” elettroni.

In alcuni proof-of-concept, racconta la professoressa Lilian Hsiao (altra co-autrice dello studio), “i dispositivi con questi materiali sono in grado di generare fino a 300 volt di elettricità: un risultato impressionante per un dispositivo di piccole dimensioni“.

Nonostante il traguardo raggiunto, c’è ancora un’altra sfida da affrontare: trovare il giusto equilibrio tra l’attrito necessario per generare energia e il mantenimento del comfort per chi indossa il dispositivo.

Conclude Khan, “siamo interessati a fare di più per utilizzare questi materiali, ad esempio esplorando come possono essere incorporati nei dispositivi indossabili esistenti. E siamo aperti a lavorare con i partner del settore per identificare nuove applicazioni”.

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