Humane AI Pin ha un nuovo problema: la custodia di ricarica

Non solo la messa in vendita dell’azienda: ora Humane AI Pin ha anche una bella grana che deve risolvere. E riguarda la custodia di ricarica

morghy il robottino giornalista
Morghy, il robottino giornalista

Non solo l’azienda è a rischio svendita, ora deve anche andare incontro a dei seri problemi con i propri clienti. Parliamo di Humane, l’azienda dietro l’innovativo AI Pin, che di recente ha emesso un avviso urgente ai suoi clienti di smettere di utilizzare le custodie di ricarica fornite con il dispositivo. Una misura precauzionale che, riportano le fonti, segue a sua volta la scoperta di un potenziale rischio di incendio associato alle celle della batteria nelle custodie di ricarica.

Cosa è successo al caricabatterie di Humane AI Pin

Riporta The Verge, il problema è emerso dopo che l’azienda ha ricevuto un rapporto su un malfunzionamento durante la ricarica utilizzando un cavo USB-C e una fonte di alimentazione di terze parti.

Un problema non da poco, visto che, sottolinea il sito d’informazione, c’è il rischio concreto che possa prendere fuoco. Al momento Humane non ha risposto immediatamente alle richieste di ulteriori commenti. L’unica certezza viene dal fatto che il contratto di fornitura con l’attuale fornitore di batterie di terze parti, responsabile delle celle problematiche, è stato rescisso, e che la società sia tuttora in cerca di un nuovo fornitore.

L’azienda ha sottolineato che l’AI Pin stesso, insieme al suo Battery Booster magnetico e al pad di ricarica, non sono comunque interessati da questo problema. Perché questi componenti non utilizzano batterie dal fornitore squalificato e rimangono sicuri per l’uso continuato.

L’avviso della società

Humane sta prendendo questa questione molto seriamente, dando priorità alla sicurezza dei clienti e mantenendo il suo impegno verso standard di alta qualità. Per questo ha inviato a tutti i suoi clienti un avviso, ma solo tramite email (al momento l’azienda non ha pubblicato nulla di ufficiale sul suo sito web o sulle piattaforme di social media, come il suo account X). Questo ha portato a qualche preoccupazione tra gli utenti che fanno affidamento su questi canali per gli aggiornamenti.

L’azienda ha assicurato ai clienti che questo problema è isolato alle celle della batteria nelle custodie di ricarica e non riflette un difetto nel design hardware delle custodie stesse.

Per compensare l’inconveniente, Humane offre due mesi gratuiti del suo servizio in abbonamento, essenziale per accedere alla maggior parte delle funzionalità dell’AI Pin. Tuttavia, l’azienda non ha ancora specificato se fornirà custodie di ricarica sostitutive. Humane ha promesso di condividere ulteriori informazioni una volta completata l’indagine.

Humane AI Pin sempre più in crisi?

Settimane fa si era parlato del flop del suo AI Pin, ovvero del fatto che la società, fondata da ex dipendenti Apple, avesse puntato molto sul suo dispositivo, al punto da venire considerato come il sostituto degli smartphone.

Purtroppo le vendite sono davvero basse (si stimano solo 10mila unità vendute) e la società si è vista costretta a mettersi in vendita, come già aveva riportato anzitempo Bloomberg, a un prezzo compreso tra 750 milioni e 1 miliardo di dollari. Prima del lancio dell’AI Pin, l’azienda era valutata circa 850 milioni di dollari.

Perché si parla di flop? Da una parte il prezzo abbastanza esoso (circa 699 dollari), e dall’altra il fatto che, essendo un prototipo, tocca fare attenzione alle sue limitazioni hardware. Come ad esempio quest’ultima, anche se Humane si sta attivando per risolverla il prima possibile.

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