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Edison Next porta la decarbonizzazione nella produzione degli pneumatici

Il sistema di impianti realizzato da Edison Next abbatterà l’impronta carbonica dello stabilimento Michelin riducendone le emissioni di CO2

Redazione

Meno emissioni di CO2 nella produzione dei pneumatici grazie al nuovo sistema di impianti di Edison Next. Installato nello stabilimento di Michelin Italiana a Cuneo, questo sistema permetterà di decarbonizzarne la produzione, abbattendo le emissioni di circa 18.000 tonnellate l’anno.

Edison Next abbatte le emissioni della Michelin di Cuneo

“Il nuovo impianto di trigenerazione realizzato da Edison Next è un passaggio fondamentale nel percorso di decarbonizzazione dello stabilimento di Cuneo. Siamo già vicini all’obiettivo che il Gruppo ci ha dato a orizzonte 2030, ovvero dimezzare le emissioni di CO2 rispetto al 2010 – oggi siamo a -47% – e questo impianto ci permetterà di raggiungere questo traguardo con largo anticipo e di mettere nel mirino i prossimi obiettivi”.

Così commenta Simone Rossi, il direttore dello stabilimento Michelin di Cuneo, il più grande sito del Gruppo in Europa occidentale per la produzione degli pneumatici. Parliamo infatti di uno stabilimento in grado di produrre 13 milioni di pneumatici per vetture all’anno: una produzione notevole, ma inevitabilmente onerosa a livello di emissioni di CO2.

Proprio per ridurre queste emissioni, Edison Next (società del Gruppo Edison) ha installato e messo in esercizio un impianto di trigenerazione ad alta efficienza e flessibilità di potenza pari a 23 MWe. Oltre a generare energia elettrica, questo impianto produrrà vapore per la produzione degli pneumatici e acqua destinata al riscaldamento e raffrescamento. Inoltre, riferisce la società, sempre questo impianto di trigenerazione è predisposto per l’impiego futuro di biometano al 100% e di idrogeno al 10%.

A quest’infrastruttura si aggiunge anche un sistema integrato di produzione di energia termica tramite un gruppo di caldaie. Una di queste è alimentata a biomassa legnosa da filiera corta certificata, che non solo contribuisce ulteriormente agli obiettivi di sostenibilità del progetto, ma va a valorizzare le risorse e le sinergie a livello territoriale.

Infine, la società ha installato tre impianti fotovoltaici (uno a terra e due sulle pensiline dei parcheggi) che alimentano la rete elettrica dello stabilimento. 

Un passo avanti nella decarbonizzazione industriale

Grazie a tutta questa impiantistica, lo stabilimento diventa praticamente autonomo a livello di fabbisogno energetico: il 97% dell’energia necessaria è infatti autoprodotta, con circa il 16% proveniente da fonti rinnovabili.

In questo modo, stima la società, lo stabilimento potrà ridurre le emissioni di CO2 di circa 18.000 tonnellate all’anno, e permettere allo stabilimento Michelin di Cuneo di anticipare il raggiungimento dell’obiettivo al 2030 di riduzione delle emissioni del 50% rispetto al 2010. E di avanzare verso il successivo target di neutralità carbonica entro il 2050.

Si tratta di un importante passo avanti nel processo di decarbonizzazione del settore industriale, nonché una prova della possibilità di abbattere i consumi attraverso l’impiego di soluzioni greentech.

Secondo lo studio “Energia, competitività e decarbonizzazione delle imprese piemontesi”, promosso da Edison e realizzato da Fondazione Edison con Politecnico di Milano e Politecnico di Torino, sarebbe possibile abbattere i consumi energetici del sistema industriale piemontese di circa il 20% (rispetto allo scenario 2019), introducendo sistemi di autoproduzione, meccanismi virtuosi di condivisione dell’energia (teleriscaldamento e comunità energetiche rinnovabili) e tecnologie innovative negli ambiti energivori, i cosiddetti hard-to-abate.

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