Eva, il nuovo esoscheletro per gli ambienti di lavoro pericolosi

Recentemente testato con successo, l’esoscheletro Eva è progettato per assistere i lavoratori in ambienti di lavoro estremi. Ma non solo

Redazione

Sembra uscito direttamente da un film di fantascienza Eva, il nuovo esoscheletro sviluppato dal team di robotica dell’Institute for Human and Machine Cognition (IHMC) in Florida. Un dispositivo all’avanguardia che, grazie alle sue innovazioni, promette di rivoluzionare il modo di affrontare lavori pesanti e pericolosi, aprendo nuove possibilità per l’applicazione pratica dei dispositivi di protezione individuali (DPI).

Eva, l’esoscheletro per affrontare ambienti di lavoro pericolosi

L’innovazione nel campo degli esoscheletri si spinge oltre grazie a Eva, un dispositivo elettrico progettato per ridurre il carico fisico dei lavoratori impegnati in ambienti estremi.

Secondo il sito di informazione Interesting Engineering, l’esoscheletro è stato sviluppato per scaricare il peso dell’equipaggiamento a terra. Per farlo, utilizza un avanzato sistema di attuatori per motori CC brushless posizionati su anche e ginocchia, oltre a cavi collegati ad attuatori che supportano le caviglie. Il tutto è integrato in uno zaino che include un sistema di alimentazione personalizzato per alimentare la batteria e monitorarne la carica. Inoltre, l’esoscheletro è dotato di un’imbracatura personalizzata che include un serbatoio di autorespiratore (SCBA), ideale per lavorare nei siti nucleari.

Grazie alle sue particolarità tecnologiche, l’esoscheletro non solo è in grado di alleggerire il peso dei dispositivi di protezione individuale, ma anche di aumentare la mobilità dell’utente, aprendo nuove prospettive per la sicurezza e l’efficienza lavorativa.

Inoltre, il design di Eva è altamente personalizzabile per adattarsi a vari tipi di corporatura: è possibile infatti regolare alcune sue parti a livello di cosce e stinchi, e lo stesso vale per il tutore del busto, regolabile in altezza. Questa versatilità consente all’esoscheletro di essere utilizzato da una vasta gamma di utenti, migliorando il comfort e l’efficienza durante operazioni complesse.

Rivoluzione nella gestione delle emergenze e nell’industria

Recentemente testato con successo in ambienti esterni non controllati, Eva non è in realtà il primo progetto innovativo dell’IHMC. Con oltre dieci anni di esperienza nella creazione di esoscheletri pensati per ripristinare e potenziare la mobilità, l’Istituto ha sviluppato in tutti questi anni una vasta gamma di dispositivi destinati a molteplici utilizzi. Solo di recente il suo focus si è spostato su soluzioni tecnologiche avanzate per affrontare sfide come la bonifica delle scorie radioattive.

Infatti Eva è progettato in particolare per migliorare significativamente le condizioni di lavoro in ambienti pericolosi, con un’attenzione speciale ai settori legati alla sicurezza nucleare. Anche se, come precisa l’Istituto in una nota, questa tecnologia ha il potenziale per molte altre applicazioni, come la risposta ai disastri o l’industria pesante.

“L’obiettivo generale di Eva, così come dei nostri futuri progetti, è quello di sviluppare dispositivi utili che abbiano applicazioni dirette nel mondo reale. Speriamo che questo lavoro porti a una riduzione del rischio di infortuni in tutti i settori, in modo che i lavoratori possano completare il loro lavoro sapendo che non stanno portando il lavoro a casa con loro”.

Iscriviti alla newsletter

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.