Nuovo passo avanti nella produzione di carburanti per aerei sostenibili da parte della Washington State University (WSU), dove un gruppo di scienziati ha sviluppato un processo per produrre biocombustibile utilizzando i residui agricoli a base di lignina, una componente vegetale abbondante e a basso costo.
Una soluzione a partire dai rifiuti
L’aviazione è uno dei settori che più contribuisce all’emissione di CO2: addirittura, nel 2019, il consumo di carburante per jet ha raggiunto un picco di quasi 378 miliardi di litri. Nonostante i recenti traguardi raggiunti dalle Big Tech per i loro voli aziendali, con la crescita prevista del traffico aereo la domanda di carburante aumenterà, mettendo sotto pressione l’ambiente.
Il carburante a base di lignina offre però una soluzione che potrebbe ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, diminuendo le emissioni di gas serra.
Ma cos’è la lignina? Si tratta di una delle principali molecole che conferisce robustezza e struttura alle piante. Si trova in grandi quantità nei residui agricoli, come steli e foglie di mais, che solitamente vengono scartati.
Grazie alla loro ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Fuel Processing Technology, gli scienziati della WSU hanno trovato un modo per scomporre e convertire questa lignina in un carburante utilizzabile nei jet.
Il processo sviluppato dal team si chiama “depolimerizzazione e idrodeossigenazione simultanea” (simultaneous depolymerization and hydrodeoxygenation). Questo metodo non solo scompone la lignina, ma rimuove anche l’ossigeno dal composto, trasformandolo in idrocarburi pronti per essere utilizzati come carburante. E tutto questo avviene all’interno di un reattore continuo, il che rende il processo più pratico per un’eventuale produzione su larga scala.
Carburante rinnovabile e compatibile con i motori attuali
Questo nuovo tipo di carburante presenta caratteristiche simili a quelle dei composti aromatici utilizzati nei carburanti fossili. Anche se aumentano la densità del carburante e migliorano l’efficienza del motore, tuttavia, questi composti contribuiscono alla formazione delle scie di condensazione, che giocano un ruolo significativo nel cambiamento climatico. L’uso di carburanti a base di lignina potrebbe però ridurre questo impatto.
Uno dei principali vantaggi del carburante ligninico è la sua compatibilità con i motori e le infrastrutture esistenti: non sarà necessario modificare gli aerei o le strutture per l’approvvigionamento di carburante. Si tratta di una tecnologia “drop-in”, ovvero il carburante può essere utilizzato direttamente nei motori attuali senza apportare modifiche.
Inoltre, il carburante derivato dalla lignina offre anche un incremento nella densità energetica rispetto ai carburanti tradizionali, il che significa voli più efficienti. Josh Heyne, co-direttore del WSU-PNNL Bioproducts Institute, ha sottolineato che l’obiettivo finale è quello di produrre un carburante per jet al 100% rinnovabile, in grado di sostituire completamente i carburanti fossili.
Il team è attualmente al lavoro per migliorare ulteriormente il processo, rendendolo ancora più efficiente e abbassando i costi di produzione.