OpenAI ospiterà una conferenza degli sviluppatori, la prima in assoluto, il 6 novembre. Per quanto sembri rivoluzionario, in realtà l’evento si limiterà ad un solo giorno. Un giorno però denso di novità.
Anche perché la società a breve dovrà chiarire il futuro della quinta versione di ChatGPT, la GPT-5, che potrebbe diventare un rivale insormontabile per tutte le aziende concorrenti.
OpenAI indice la sua prima conferenza di sviluppatori IA
All’evento di un giorno OpenAI DevDay, si prevede un discorso programmatico e sessioni interattive guidate da membri dello staff tecnico di OpenAI. La stessa società OpenAI ha dichiarato in un post sul blog, in occasione dell’evento, che presenterà in anteprima “nuovi strumenti e scambi di idee“.
Anche se il DevDay si svolgerà in gran parte dal vivo, parti della conferenza, incluso il keynote, verranno trasmesse in streaming online. La registrazione si aprirà nelle prossime settimane, con una partecipazione limitata a “centinaia” di sviluppatori.
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Il motivo dietro a questa conferenza è dovuto alla grandezza della sua comunità di sviluppatori, ormai abbastanza grande da giustificarlo. Parliamo di oltre 2 milioni di sviluppatori che utilizzano la gamma di strumenti di intelligenza artificiale generativa della startup, inclusi i suoi modelli linguistici di grandi dimensioni GPT-4 e ChatGPT, il modello di testo in immagine DALL-E 2 e il modello di riconoscimento vocale automatico Whisper.
Quello che si verrà a sapere su ChatGPT-5
In un momento come questo dove le principali aziende stanno puntando (quasi) tutto sulle intelligenze artificiali, l’uscita di ChatGPT-5 potrebbe diventare un problema per loro.
Ma stando a The Verge, ci vorrà ancora tempo per saperne di più. Lo stesso CEO di OpenAI, Sam Altman, ha confermato ad aprile che OpenAI non stava addestrando GPT-5 e “non lo farebbe per un po’ di tempo“.
Eppure dovrebbe farlo. Anche se ChatGPT ha raggiunto la fama globale, OpenAI, sostenuto da miliardi di capitale di rischio di Microsoft, come segnala Bloomberg, dovrà comunque produrre molto davanti alla concorrenza che si fa agguerrita, con i vari Google Bard in circolazione.