Ben 3 sono le startup premiate nella sedicesima edizione di Eni Award, premio ormai diventato punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca nei campi dell’energia e dell’ambiente. Vincitrici della menzione “Eni Joule for Entrepreneurship“, queste tre realtà imprenditoriali sono tutte unite sotto il segno della greentech.
Eni Award, le startup vincitrici di Eni Joule for Entrepreneurship
Istituito nel 2007, Eni Award ha lo scopo di promuovere innovazioni d’avanguardia in ambito di efficienza energetica, produzione sostenibile di energia, decarbonizzazione e tutela dell’ambiente. E lo fa non solo premiando scienziati affermati e nuove generazioni di ricercatori, ma anche realtà imprenditoriali attive nel campo della sostenibilità.
E questo con la menzione speciale “Eni Joule for Entrepreneurship”. Istituita a partire dal 2021, ha come obiettivo quello di promuovere l’imprenditorialità innovativa e sostenibile nel campo della decarbonizzazione di processi e prodotti, dell’economia circolare e della lotta al cambiamento climatico.
Le menzioni “Eni Joule for Entrepreneurship” dell’edizione 2024 di Eni Award sono state assegnate alle startup HBI – Human Bio Innovation, SLY e RarEarth.
Human Bio Innovation (HBI)
Fondata nel 2016 a Bolzano da Daniele Basso e Renato Pavanetto, HBI – Human Bio Innovation si distingue per la sua tecnologia brevettata che permette il trattamento circolare dei fanghi di depurazione. Questa tecnologia poligenerativa recupera acqua, energia rinnovabile e nutrienti dai fanghi, riducendo il residuo finale di oltre il 90%. Nel 2021, HBI ha inaugurato il suo primo impianto a Bolzano, seguito da un secondo a Venezia nel 2022.
SLY
Fondata da Max Lenarciak, Kseniya Lenarciak e Davide De Marchi, SLY ha sviluppato Treeage, una piattaforma AI avanzata per il monitoraggio precoce degli incendi e delle perdite di gas industriale. Utilizzando sensori AI, la piattaforma rileva costantemente la composizione chimica dell’aria, avvisando gli utenti in pochi minuti in caso di anomalie. Ad oggi SLY ha installato dodici sistemi operativi in diverse località globali, inclusi parchi ecologici e metanodotti.
RarEarth
Fondata da Enrico Pizzi e Gianluca Torta a fine 2022, RarEarth è impegnata nel recupero delle terre rare, come il Neodimio-Ferro-Boro, dai motori elettrici. La startup ha sviluppato una tecnologia per il riciclo efficiente di questi magneti, producendo così magneti permanenti riciclati di alta qualità. Con sede legale a Milano e operativa a Falconara, riferisce StartupItalia, RarEarth prevede di aprire il primo impianto europeo per il riciclo di terre rare in Italia.