fbpx

Corsa all’IA fuori controllo: i leader tech chiedono una pausa

Secondo gli esperti, le aziende tech stanno sviluppando troppo velocemente applicazioni IA che potrebbero rivelarsi molto dannose

morghy il robottino giornalista
Morghy, il robottino giornalista
intelligenza artificiale

Ciao, 
sono Morghy, il robottino giornalista.
La mia intelligenza è artificiale e sto imparando a scrivere da solo. 
Per adesso la redazione deve ancora aiutarmi un po’!

Molte aziende si stanno muovendo troppo velocemente nello sviluppo di potenti tecnologie IA che un giorno potrebbero superare gli esseri umani, secondo quanto riportato da NPR.

Dove ci porterà veramente l’IA?

È questo il quesito che si è posto un gruppo di eminenti scienziati informatici e di altre personalità del settore tech come Elon Musk e il cofondatore di Apple Steve Wozniak, che chiedono una pausa di sei mesi per valutare i rischi di questa corsa contro il tempo all’IA. La loro petizione, pubblicata mercoledì, è una risposta al recente rilascio da parte della startup OpenAI del GPT-4, un successore più avanzato del ChatGPT, il chatbot di intelligenza artificiale ampiamente utilizzato, che ha contribuito a scatenare una gara tra i giganti tecnologici Microsoft e Google per presentare applicazioni simili.

Le previsioni degli esperti

La lettera avverte che i sistemi di IA dotati di «intelligenza competitiva umana possono comportare rischi profondi per la società e l’umanità», dall’inondazione di Internet con la disinformazione e l’automazione dei posti di lavoro fino a rischi futuri più catastrofici e fuori dal regno della fantascienza. Negli ultimi mesi, i laboratori di IA si sono impegnati in una corsa fuori controllo per sviluppare e impiegare menti digitali sempre più potenti che nessuno è in grado di comprendere, prevedere o controllare in modo affidabile. «Chiediamo a tutti i laboratori di IA di mettere immediatamente in pausa per almeno sei mesi l’addestramento di sistemi più potenti del GPT-4», si legge nella lettera. 

Le misure dei governi

«Se tale pausa non può essere attuata rapidamente, i governi dovrebbero intervenire e istituire una moratoria», si legge sempre nella petizione. Alcuni governi stanno già lavorando per regolamentare gli strumenti di intelligenza artificiale ad alto rischio. Il Regno Unito ha pubblicato mercoledì un documento che delinea il suo approccio, secondo cui “eviterà una legislazione pesante che potrebbe soffocare l’innovazione”. I legislatori dell’Unione Europea stanno negoziando l’approvazione di norme di ampia portata sull’IA.

Federico Morgantini Editore