Non solo controlla il computer: ora Claude AI può rispondere secondo lo stile dell’utente. La casa madre Anthropic ha infatti introdotto una nuova soluzione per permettere agli utenti di adattare le risposte del chatbot alle proprie preferenze comunicative.
Claude AI: stili predefiniti per ogni esigenza
Come riferisce la società produttrice in una nota, Claude al momento offrirà tre stili preimpostati:
- Formale: per risposte chiare e sofisticate, perfette per comunicazioni ufficiali.
- Conciso: per risposte brevi e dirette, ideali per chi necessita di informazioni immediate.
- Esplicativo: per fornire spiegazioni dettagliate, pensate per chi desidera approfondire argomenti complessi o apprendere nuovi concetti.
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Oltre ai preset, Anthropic introduce su Claude AI la possibilità di creare stili personalizzati. Gli utenti possono caricare esempi di contenuti che riflettono il loro stile preferito e istruire l’AI su come replicarlo.
Si tratta di un’opzione che permetterà una maggiore versatilità, rendendo le risposte di Claude altamente adattabili a diversi contesti, dal tecnico al creativo. Inoltre, le impostazioni potranno essere modificate nel tempo, seguendo l’evoluzione delle esigenze dell’utente.
Applicazioni pratiche nei flussi di lavoro
La capacità di adattarsi a diversi stili comunicativi ha trovato applicazione in aziende come GitLab, che utilizza Claude per standardizzare la comunicazione interna. Secondo Taylor McCaslin (product lead per le tecnologie AI di GitLab):
“La capacità di Claude di mantenere uno stile coerente adattandosi a diversi contesti ci consente di utilizzare il chatbot per vari casi d’uso, tra cui la scrittura di business case, l’aggiornamento della documentazione dei nostri utenti e la creazione e la traduzione di materiali di marketing”.
La nuova soluzione di Anthropic riflette una tendenza più ampia nel settore dell’intelligenza artificiale: fornire agli utenti strumenti sempre più personalizzabili. Anche piattaforme come ChatGPT di OpenAI e Gemini di Google stanno puntando sull’adattamento ai bisogni specifici, così da rendere le interazioni tra uomo e macchina sempre più intuitive ed efficaci.