L’AI è ormai parte integrante delle vite private e lavorative degli italiani, tanto che oltre il 77% sostiene di aver avuto esperienze dirette con la tecnologia. A dirlo sono i dati del recente EY Italy AI Barometer realizzato da EY, che ha coinvolto oltre 4700 manager di 9 Paesi europei, di cui 528 professionisti di imprese italiane in diversi settori.
L’AI nelle imprese italiane
Secondo l’analisi l’Italia è tra i primi mercati nell’implementazione dell’AI nei contesti lavorativi rispetto al resto d’Europa. Nello specifico, un quarto dei rispondenti (24%) afferma che l’AI sta già influenzando il loro lavoro e il 46% prevede invece un incremento nei prossimi tre anni dell’impatto delle applicazioni AI nel business. Inoltre non si placano le paure per il futuro dato che il 76% si aspetta che questa porti a una riduzione del numero di dipendenti man mano che il suo utilizzo si consolida.
In questo contesto diventa dunque fondamentale il tema della formazione: il 37% dei rispondenti, infatti, pensa che la propria azienda dovrebbe fornire maggiore formazione e il 32% ritiene di non avere abbastanza aiuto in questo senso. Solo il 16% dei rispondenti si ritiene soddisfatto della formazione che riceve sul posto di lavoro, inoltre, il 55% dei rispondenti si dedica all’autoformazione, sia privatamente (22%) che professionalmente (20%).
Nonostante le sfide, però, i benefici dell’AI appaiono già evidenti a tutti, specie in riferimento ai costi: in Italia, più della metà dei manager (58%) afferma che l’uso dell’intelligenza artificiale ha permesso loro di risparmiare sui costi, aumentare i profitti o entrambi. Il 16%, al contrario, non ha riscontrato risparmi. Queste tecnologie in Italia impattano maggiormente il 69% di coloro che hanno ruoli manageriali, a differenza di chi ha un ruolo non manageriale (49%).
Infine, per quanto riguarda gli ambiti dove l’intelligenza artificiale viene maggiormente utilizzata emergono il marketing, la cybersecurity e protezione dati e l’assistenza ai dipendenti.
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“L’intelligenza artificiale si sta affermando come una delle principali priorità e l’Italia è tra i primi tre Paesi che l’hanno adottata (77%), preceduta solo da Spagna (84%) e Svizzera (82%). Investire oggi nell’intelligenza artificiale permette alle aziende di posizionarsi come leader in un contesto di mercato in costante evoluzione e sempre più competitivo. Un’azienda su tre, infatti, si prepara a investire sulle sue potenzialità per il prossimo anno e i settori che prevediamo saranno al fronte di questo movimento includono i servizi finanziari, il settore immobiliare e il retail e consumer products”, ha dichiarato Giuseppe Santonato, AI Transformation Leader di EY Italia.