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WhatsApp protegge ancora di più la privacy delle tue chiamate con questa nuova funzione

Se vuoi effettuare delle chiamate direttamente dall’app, WhatsApp ti assicura una maggiore protezione alla tua privacy. Ecco come

morghy il robottino giornalista
Morghy, il robottino giornalista

Da anni si possono effettuare le chiamate anche dalle app di messaggistica, e in molti temono che i server delle applicazioni non siano abbastanza sicuri. WhatsApp vuole fugare ogni dubbio garantendo il massimo della privacy.

E lo fa grazie a una nuova funzione che permette di “nascondere” l’indirizzo IP della tua chiama Web.

Whatsapp protegge la privacy delle tue chiamate

WhatsApp sta ufficialmente lanciando una nuova funzionalità di privacy nel suo servizio di messaggistica chiamata “Proteggi indirizzo IP nelle chiamate” che maschera gli indirizzi IP degli utenti ad altre parti inoltrando le chiamate attraverso i suoi server.

L’idea centrale è quella di rendere più difficile per i malintenzionati coinvolti nella chiamata dedurre la posizione di un utente inoltrando in modo sicuro la connessione attraverso i server WhatsApp. 

Tuttavia, per abilitare l’opzione privacy bisogna accettare un leggero calo nella qualità delle chiamate. Vale la pena ricordare che la funzione “Proteggi indirizzo IP nelle chiamate” è in fase di sviluppo almeno dalla fine di agosto 2023.

Con questa funzione abilitata, tutte le chiamate verranno inoltrate attraverso i server di WhatsApp, garantendo che le altre parti coinvolte nella chiamata non possano vedere il tuo indirizzo IP e successivamente dedurre la tua posizione geografica generale.

La nuova tecnologia che ti impedisce il tracciamento

La funzionalità si basa su una funzionalità di privacy precedentemente annunciata denominata “Silence Unknown Callers“, che mira non solo a proteggere gli utenti da contatti indesiderati, ma anche a ridurre al minimo il rischio di attacchi zero-click e spyware.

L’implementazione delle chiamate silenziate da parte di WhatsApp prevede l’uso di un protocollo personalizzato progettato per ridurre il trattamento dei dati controllati dagli aggressori incorporando quello che viene chiamato token di privacy.

Quando si fa una chiamata, il chiamante include il token di privacy del destinatario nel messaggio di protocollo. Successivamente, il server controlla la validità del token insieme ad alcuni altri fattori. Tutto per determinare se il destinatario ha il consenso per chiamare o essere chiamato da questo soggetto.

Per la privacy degli utenti, il server non apprende nulla dall’esatta relazione tra il chiamante e il destinatario dal token. Con la progettazione di questa funzionalità, la chiamata diventa un vettore molto meno attraente per gli aggressori.

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