42 Tesla. Questo è il campo magnetico raggiunto dal magnete resistivo dell’High Magnetic Field Laboratory dell’Accademia Cinese delle Scienze (CHMFL), ufficialmente diventato con questo nuovo record il più potente al mondo.
Cos’è un magnete resistivo
Tra i tre principali tipi di elettromagneti (insieme ai magneti superconduttori e ai magneti ibridi), i magneti resistivi sono degli speciali magneti realizzati con metalli comuni come il rame, grazie ai quali possono offrire un controllo rapido e flessibile dei campi magnetici.
In genere questi magneti sono generalmente meno efficienti rispetto ai magneti superconduttori a causa della dissipazione di energia sotto forma di calore. Tuttavia, il recente successo del CHMFL evidenzia come l’ottimizzazione tecnologica possa superare queste sfide, offrendo nuove opportunità nel campo della ricerca scientifica.
Nuovo record nel campo dell’elettromagnetismo
Frutto di quattro anni di studi, come riporta il centro di ricerca, questo magnete opera con una potenza di alimentazione di 32,3 MegaWatt (MW), ed è in grado di generare campi magnetici molto potenti nonostante le limitazioni intrinseche dei magneti resistivi, come la sopraccitata generazione di calore.
Questo traguardo segna un passo significativo nella tecnologia dei magneti, superando il precedente record di 41,4 T detenuto dal National High Magnetic Laboratory degli Stati Uniti dal 2017. La cosa interessante è che il successo del CHMFL con il nuovo magnete resistivo segue idealmente anche la creazione, nel 2022, del magnete ibrido più potente al mondo, capace di raggiungere 45,2 T.
L’importanza dei magneti resistivi
Non c’è da stupirsi del successo della Cina nel campo dell’elettromagnetismo. Oltre al Paese del Dragone, attualmente, solo altri 4 laboratori nel mondo sono in grado di sviluppare magneti di alta potenza: Francia, Giappone, Paesi Bassi e Stati Uniti. La competizione tra queste strutture è comunque intensa, con ogni nuovo traguardo che spinge ulteriormente i confini della scienza e della tecnologia.
Ma andando al sodo: perché è così importante questo traguardo? Perché, oltre a rappresentare un record tecnico, esso apre anche nuove possibilità per la ricerca e l’innovazione. Magneti così potenti sono strumenti fondamentali per esplorare nuovi fenomeni fisici e sviluppare materiali avanzati, che possono essere applicati per diversi ambiti: dalla risonanza magnetica in campo medico alla fusione nucleare per la produzione di energia, fino ad arrivare a nuove tecnologie nell’industria.