Dal Snapdragon Summit 2023 di Qualcomm arriva l’annuncio che l’Honor 6 arriverà con un dettaglio sorprendente: una funzionalità che ti consente di interagire con il dispositivo usando gli occhi.
Una tecnologia avveniristica, anzi fantascientifica perfino oggi che siamo in piena stagione AI, ma che comunque lascia alcune notevoli preoccupazioni sulle implicazioni relative alla privacy.
Honor 6 si apre con un colpo d’occhio, letteralmente
Come racconta The Verge, Honor chiama tale tecnologia Magic Capsule e la descrive come “interazione multimodale basata sul tracciamento oculare“, che è più descrittiva ma meno fantasiosa di Magic Capsule. Basterebbe quindi cambiare anche solo la direzione dello sguardo per aprire completamente un’applicazione dal proprio Honor 6.
È una funzionalità del prossimo Magic 6 che includerà anche un assistente virtuale che utilizza l’intelligenza artificiale integrata di Qualcomm. Puoi chiedergli di fare cose come raccogliere tutti i video sul tuo dispositivo che soddisfano determinati criteri, ridurli in base ad altre caratteristiche e fargli generare un nuovo video che evidenzi le tue clip.
Per saperne di più: Intelligenza artificiale: cos’è e come funziona, tutto sulla AI
Honor non ha detto specificamente quando verrà spedito il Magic 6, ma Qualcomm afferma che i telefoni con il suo nuovo chipset di punta inizieranno ad arrivare nelle prossime settimane.
Se (e come) funzioni Magic Capsule è un punto interrogativo. Sembra però evidente che una funzionalità con questo potenziale possa introdurre più frustrazione di quanto valga.
Il rischio del tracciamento
Il descrittore “multimodale” sembra indicare che lo sguardo è solo un input nel sistema, quindi potrebbe essere accoppiato con altri gesti per funzionare in modo affidabile. Ma così ci si spingerebbe verso un facile tracciamento della propria posizione privata.
Vuoi che il tuo telefono sappia dove stai guardando? Non è un problema da poco quando parli di un’azienda sostenuta dallo stato come Honor. Si parla comunque di una tecnologia affidabile di tracciamento oculare, e che offrirebbe alcuni reali vantaggi in termini di accessibilità.
Ma non è fuori discussione il rischio di esporci troppo con una tecnologia che, proprio grazie ai nostri occhi, possa individuare il tuo tracciato oculare. Ci mancherebbe anche questa, e tutto per avere un’opzione in più di manovra quando si hanno le mani occupate. Come se non ci fossero altri e nuovi modi per controllare i propri dispositivi.