All’inizio dello scorso anno la faida legale in corso e ben documentata con la concorrente Sonos non è finita. Addirittura Google ha dovuto scegliere: cambiare il modo in cui funzionano i suoi altoparlanti intelligenti; o smettere completamente di venderli negli Stati Uniti.
Una mossa assurda, anche la stessa azienda vorrebbe opporsi a questo destino. Eppure non è andata così: sembra anzi che l’azienda limiterà i Google Nest solo ad un gruppo di altoparlanti.
Quali Google Nest saranno limitati
Applicazione legata a doppio filo con Google Home, a causa di una diatriba legale con Sonos, un’azienda statunitense che produce sistemi di altoparlanti attivi e componenti hi-fi WLAN, Google s’è dovuta mettere ai ripari, limitando per il momento le tipologie di altoparlanti appartenenti al gruppo Chromecast, e questo nonostante stesse ripartendo con i nuovi supporti ai Nest.
Citando “una recente decisione legale”, Google afferma che i nuovi dispositivi Nest potranno essere aggiunti solo a un singolo gruppo di altoparlanti in un dato momento. Si va dai Google Nest Mini e Google Nest Audio, fino ai Chromecast con Google TV. Si aggiungono anche i Google Nest Hub e Max, e per finire anche i Google Nest Wifi e i Tablet Pixel (se hub).
Come riportato da 9to5Google, Google ha iniziato ad applicare limitazioni ai gruppi di altoparlanti, con la documentazione di supporto di Google che spiega che molti dei suoi dispositivi “possono appartenere solo a un gruppo di altoparlanti alla volta nell’app Google Home“.
Perché questa faida con Sonos
Da anni Sonos porta avanti azioni legali contro Google, sostenendo che Google ha violato una serie di brevetti Sonos nella creazione del software per l’audio multi-room con gli altoparlanti abilitati per Chromecast. Nel 2016 sembrava però che la faida fosse arrivata alla fine, con un imminente accordo di licenza con Google, ma le due parti non sono riuscite a mettersi d’accordo su cifre specifiche.
Nonostante la faida e le nuove restrizioni, non ci sarà alcuna rimozione degli altoparlanti attualmente inclusi in più gruppi. Ciò potrebbe essere rassicurante per le persone che dispongono già di molti dispositivi, ma non fa molto per chi cerca di creare una configurazione di altoparlanti Nest.
Ma in base a questo nuovo accordo, i dispositivi sopra elencati potranno essere aggiunti a un solo gruppo di altoparlanti in Google Home. In poche parole, un gruppo di altoparlanti per una singola stanza non può comprendere altoparlanti che si trovano già in un altro gruppo per un’intera casa e viceversa.