Divertirsi si ma non solo. Il nuovo sondaggio della Entertainment Software Association (ESA) che ha coinvolto quasi 13.000 giocatori di tutto il mondo sui 16 anni, infatti, afferma che il motivo che spinge un ragazzo a giocare ai videogame non è solo la voglia di divertirsi ma, tra le altre, anche la capacità che l’esperienza di gioco ha di combattere emozioni negative.
I benefici dei videogame
Secondo il sondaggio di ESA giocare ai videogame aiuta a ridurre lo stress, l’ansia e il senso di isolamento. Nello specifico, il 71% ha affermato di sentirsi meno stressato, il 61% meno ansioso e il 58% si sente meno solo.
Quest’ultimo dato, in particolare, ha visto un aumento anche a causa del periodo della Pandemia dove i giocatori usavano i videogame per sentirsi in contatto con amici e parenti. Secondo l’analisi infatti, oltre la metà partecipa a giochi multiplayer online e più di un terzo si diverte a sessioni di gioco di persona. Questo ha permesso a molti di stringere anche amicizie importanti e non solo.
Dalla ricerca è emerso anche che, oltre la metà dei giocatori del mondo, ha affermato che giocare ai videogiochi fornisce loro uno sbocco salutare (64%), li aiuta a sentirsi più felici (63%) e li aiuta nei momenti di difficoltà (52%).
Infine, ma non certo per importanza, il gioco ha anche importanti benefici cognitivi. Secondo diversi studi, infatti, possono migliorare le capacità cognitive e potenzialmente rallentare gli effetti della perdita di memoria.