Humanoid Lite, il robot umanoide low-cost che si stampa in casa

L’Università della California – Berkeley presenta un umanoide accessibile, personalizzabile e robusto grazie ai riduttori cicloidali in 3D

Redazione

Un robot umanoide open-source e realizzabile con una stampante 3D: l’Università della California – Berkeley presenta il Berkeley Humanoid Lite, una novità che promette di cambiare il modo in cui si sviluppa, si studia e si sperimenta la robotica umanoide. Economico, adattabile e completamente condiviso su GitHub, questo progetto punta a rendere l’innovazione alla portata di tutti, dalle scuole ai laboratori indipendenti.

Un robot umanoide economico e open-source: arriva Berkeley Humanoid Lite

Il Berkeley Humanoid Lite è un robot alto circa 80 centimetri, dal peso di 16 chilogrammi, progettato per essere accessibile e replicabile. Grazie all’impiego esteso della stampa 3D e all’utilizzo di componenti standard facilmente reperibili online, il costo di costruzione si mantiene sotto i 4.600 euro. Un traguardo notevole per un dispositivo in grado di camminare, saltare e muoversi tramite controllo remoto.

La struttura integra anche parti in alluminio per garantire maggiore resistenza. Ma il vero punto di forza risiede nella filosofia open-source: ogni elemento del robot, dai file CAD al codice di controllo, passando per guide e istruzioni dettagliate, è disponibile su GitHub. Questo rende il Berkeley Humanoid Lite uno strumento estremamente versatile e personalizzabile, adatto tanto ai laboratori di ricerca quanto agli ambienti scolastici o amatoriali.

La componente più innovativa dal punto di vista ingegneristico è l’utilizzo di riduttori cicloidali stampati in 3D, noti per la loro resistenza agli urti, compattezza e elevata densità di coppia. Ne sono stati integrati circa 22, a supporto delle funzioni motorie del robot. Questa soluzione, oltre a contenere i costi, assicura prestazioni elevate anche con materiali leggeri.

Un altro elemento distintivo è l’adozione di algoritmi di apprendimento per rinforzo per allenare le abilità motorie, sia in simulazione che in ambienti reali. Questo consente al robot di adattarsi, migliorare i movimenti e affrontare compiti più complessi nel tempo. Chiunque disponga di una stampante 3D con un volume minimo di 20 x 20 x 20 cm può replicare il robot e modificarlo secondo le proprie esigenze, seguendo i manuali e tutorial messi a disposizione dal team di Berkeley.

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