Grandi novità per l’azienda californiana. Nelle ultime ore è stato infatti annunciato che gli smartphone Pixel 6 e Pixel 6 Pro, in uscita quest’autunno, saranno dotati di un processore creato appositamente da Google e chiamato Tensor.
Il nome scelto è un chiaro riferimento alla Tensor Processing Unit utilizzata dall’azienda per il coud computing. Il nuovo processore offrirà grandi miglioramenti per l’elaborazione di foto e video sui telefoni, assieme a nuove caratteristiche come il voice-to-speech e la traduzione. Permetterà inoltre al telefono di elaborare più informazioni sul dispositivo invece di dover inviare i dati al cloud.
Google Tensor: il processore che alimenterà i nuovi smartphone Pixel
Si tratta di un importante cambiamento perchè segna un taglio netto con Qualcomm, che negli ultimi 15 anni è stato adoperato da alcuni dei più grandi device Android in circolazione. In ogni caso la società statunitense leader nella produzione di chip wireless ha spiegato che continuerà comunque a collaborare con Google su prodotti già esistenti e su quelli futuri.
Quella di Google è una manovra strategica finalizzata a inserirsi nel mercato degli smartphone e competere con Apple e Samsung. Anche l’azienda di Cupertino, per esempio, ha deciso di realizzare dei processori in loco e staccarsi da Intel.
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Rick Osterloh, capo del dipartimento hardware di Google, ha spiegato nel corso di una recente intervista alla CNBC che l’obbiettivo primario consiste nell’attirare sempre più consumatori e generare una grande spinta, dal punto di vista del marketing, per il rilascio dei nuovi smartphone.
Il discorso si ricollega senza dubbio all’indagine di CounterPoint Research, che aveva evidenziato come Google avesse subito uno scivolone nel mercato degli smartphone, mentre OnePlus fosse protagonista di un’impennata di popolarità.