Negli ultimi anni la distanza tra Android e iPhone si è tradotta in frizioni evidenti, dalla scarsa compatibilità tra servizi fino al celebre green bubble shaming. Ora Google compie un passo importante per ridurre questo divario: Big G ha infatti annunciato l’arrivo della condivisione diretta di file tra dispositivi Pixel 10 e prodotti Apple attraverso Quick Share e AirDrop.
Quick Share si apre ad AirDrop
Per la prima volta, Quick Share (il sistema di condivisione rapida già integrato su Android) può dialogare direttamente con AirDrop. Dal 20 novembre gli utenti in possesso di un Pixel 10 possono infatti inviare file, foto, contatti e altri contenuti ai dispositivi Apple senza passare da soluzioni esterne. È un cambio di prospettiva significativo: finora AirDrop funzionava soltanto tra iPhone, iPad e Mac, lasciando gli utenti Android esclusi da questo ecosistema chiuso.
Per sfruttare la nuova compatibilità, chi utilizza un iPhone deve selezionare la modalità AirDrop “Tutti per 10 minuti” al posto di “Solo contatti”. Google chiarisce che la connessione tra i due dispositivi è diretta e peer-to-peer, quindi senza transitare da server remoti né lasciare tracce registrate. Anche gli utenti Apple possono inviare file verso i Pixel 10 con lo stesso procedimento.
Un aspetto interessante è che questa integrazione non nasce da una collaborazione con Apple. Google sottolinea però di essere disponibile, in futuro, a lavorare con Cupertino per estendere la funzione anche alla modalità “Solo contatti”. “Abbiamo ottenuto questo risultato grazie a una nostra implementazione”, ha dichiarato un portavoce a Wired, sottolineando l’obiettivo di offrire un’esperienza di condivisione “semplice e sicura” a prescindere dal tipo di dispositivo coinvolto.
L’aggiornamento riguarda l’intera gamma Pixel 10 — Pixel 10, Pixel 10 Pro, Pixel 10 Pro XL e Pixel 10 Pro Fold — anche se il rollout è graduale. Per condividere un contenuto basta selezionare Quick Share dal menu e verificare che il destinatario abbia AirDrop impostato su “Tutti per 10 minuti”.
