OpenAI accelera sull’evoluzione collaborativa di ChatGPT, estendendo su scala globale la nuova funzione delle chat di gruppo, introdotta appena una settimana fa in mercati selezionati come Giappone, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Taiwan.
Una funzione ora disponibile per tutti gli utenti
La novità riguarda l’intera base di utilizzatori: dalle versioni Free e Go fino ai piani Plus e Pro, tutti potranno accedere alle chat di gruppo nel giro di pochi giorni. OpenAI segnala infatti che la distribuzione sarà rapida, con un rollout completato quasi ovunque a brevissimo.
Per utilizzarla, però, sarà indispensabile aggiornare l’app mobile su Android e iOS, segnale che per il momento la funzione non è ancora fruibile via browser desktop. L’azienda anticipa inoltre che la feature verrà progressivamente ottimizzata con ulteriori migliorie man mano che gli utenti inizieranno a usarla più intensamente.
Secondo OpenAI, questo rilascio rappresenta un passaggio chiave: “Questo lancio segna l’inizio di ChatGPT come ambiente collaborativo e multiutente, e non più solo come esperienza individuale”. L’idea è che il chatbot possa diventare un assistente capace di inserirsi nelle dinamiche di un gruppo, aiutando a pianificare, creare e prendere decisioni in modo condiviso.
Come funzionano le chat di gruppo e quali limiti hanno
Le nuove chat di gruppo supportano fino a 20 partecipanti simultanei. L’accesso non è automatico: anche se si viene inclusi, è necessario accettare esplicitamente l’invito, un dettaglio pensato per garantire maggiore controllo sugli spazi condivisi.
OpenAI precisa inoltre che le impostazioni personali e la memoria del chatbot rimangono sempre private per ogni singolo utente, anche all’interno delle conversazioni collettive.
Dal punto di vista tecnico, le chat di gruppo sfruttano l’ultimissima versione del modello AI, la 5.1, impostata in modalità automatica. Il sistema seleziona il modello specifico da utilizzare in ogni momento in base al prompt e ai piani attivi dei partecipanti, così da bilanciare capacità e disponibilità delle diverse sottovarianti del modello.
OpenAI descrive questa evoluzione come un primo passo verso un ChatGPT capace di assumere un ruolo più attivo nelle interazioni tra più persone, avvicinandosi a un vero ambiente collaborativo pensato per gruppi, team o piccoli collettivi di lavoro.