Google non sa se far collaborare o meno la sua app Maps con la polizia. O meglio, dovrebbe, specie se ci sono i cosiddetti “mandati di geofence“, ma questo significherebbe violare la privacy dei propri utenti, e coinvolgere civili innocenti.
Per questo, al momento, preferisce bloccargli l’accesso. Una mossa rischiosa, specie se si ha a che fare con la polizia statunitense.
Google Maps si mette contro i mandati di geofence
Come riportano The Verge e Tech Crunch, Google dispone un nuovo modo di gestire la cronologia delle posizioni degli utenti di Maps, spostandola dai server cloud ai dispositivi personali.
Il tutto renderà più difficile per le autorità accedere ai dati e potrebbe limitare l’uso dei cosiddetti “mandati di geofence”. Si trattano di mandati giudiziari che consentono di richiedere informazioni sui telefoni cellulari presenti in una determinata area e in un determinato momento.
Come riportato i due siti, questi mandati sono stati criticati per violare la privacy e per coinvolgere persone innocenti nelle indagini. Ad esempio, riporta The Verge, l’FBI ha usato questa tecnica per ottenere dati su una manifestazione di Black Lives Matters a Seattle, in relazione a un tentativo di incendio doloso.
Di quale modifica si tratta
Google ha annunciato le modifiche in un post sul blog questa settimana. La modifica riguarda la funzione Timeline in Maps, che tiene traccia delle posizioni in cui gli utenti sono stati in passato. La cronologia delle posizioni è disattivata di default, ma per gli utenti che decidono di attivarla, Google solitamente salva queste informazioni nel cloud.
Questo è ciò che ha consentito in passato alle forze dell’ordine di richiedere dati tramite mandati di geofence. Ora che la cronologia delle posizioni sarà memorizzata nei dispositivi degli utenti, Google non avrà più accesso a quei dati aggregati da fornire alla polizia o all’FBI.
Google afferma che gli utenti verranno avvisati quando l’aggiornamento sarà attivo sul proprio account. Il cambiamento sarà implementato gradualmente nel corso del prossimo anno sia su Android che su iOS per l’app Google Maps.
Google ha detto che l’aggiornamento di Maps sarà disponibile a breve e che risponde alle richieste degli utenti di avere maggior controllo sui propri dati. E anche alle loro preoccupazioni, ovvero che i mandati di geofence trasformino chiunque si trovi sulla scena di un presunto crimine in un potenziale sospettato, come sottolineato di recente da Bloomberg.