Nel panorama sempre più digitale in cui viviamo, la Pubblica Amministrazione si trova di fronte a due sfide prioritari: il cloud e la cybersecurity. Queste tematiche rappresentano un punto cruciale per garantire un’efficace erogazione dei servizi pubblici e la protezione dei dati sensibili dei cittadini.
Ormai gli sportelli non sono più uno spazio all’accesso ai servizi, ma sono punti di supporto cross-canale all’utente in tutte le fasi del processo di interazione con l’ente. Il problema sarà nella capacità della PA di saper cogliere i punti deboli del proprio sistema e di saperli rinforzare dai futuri attacchi hacker.
La Pubblica Amministrazione italiana punta sulla cloud computing
Dai dati dell’ultimo rapporto sulla digitalizzazione dei canali di vendita nel settore della Pubblica Amministrazione, realizzato dagli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano in collaborazione con Minsait, si nota come la PA punti sempre di più sul cloud computing.
Per saperne di più: Cloud computing: cos’è, i vantaggi esempi
Esso sta rivoluzionando il modo in cui le istituzioni pubbliche gestiscono i propri dati e i servizi offerti. Grazie a questa tecnologia, le PA possono usufruire di una maggiore flessibilità e scalabilità, riducendo i costi e semplificando le operazioni di manutenzione e aggiornamento dei sistemi informatici.
Tuttavia, l’adozione del cloud comporta anche nuove sfide in termini di sicurezza dei dati. È fondamentale garantire che le informazioni sensibili siano protette da accessi non autorizzati e da eventuali attacchi informatici.
Pubblica Amministrazione alla ricerca di una strategia chiara di cybersecurity
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha stanziato ingenti fondi per la digitalizzazione della PA indirizzandola su un principio Cloud First, anche se non è seconda la necessità di una maggior cybersecurity. Gli attacchi informatici ai danni della PA sono sempre più sofisticati e mirati, mettendo a rischio la sicurezza dei dati e la stabilità dei servizi pubblici. Oltre il 79% delle PA mette a disposizione dei propri utenti sia credenziali proprietarie sia sistemi di identità digitale nazionali (come SPID e CIE) per garantire l’accesso sicuro ai propri servizi online.
Per affrontare queste sfide, la Pubblica Amministrazione deve investire in soluzioni tecnologiche all’avanguardia e collaborare con esperti di sicurezza informatica. È fondamentale creare un ambiente di lavoro sicuro e resiliente, in grado di garantire la continuità dei servizi pubblici anche in caso di attacchi informatici. Il problema è che Il 37% delle organizzazioni sembra non aver ancora definito una strategia chiara per riconoscere le vulnerabilità. Di queste, il 35% effettua solo occasionalmente attività di identificazione, mentre il restante 2% non svolge alcuna forma di valutazione della sicurezza.