Per la maggior parte degli italiani (51%), la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica sono al terzo posto tra le priorità da affrontare a livello governativo. È questo uno dei punti salienti emersi dalla ricerca “L’approccio degli italiani alla trasformazione digitale”, realizzata da Ipsos per Sopra Steria Next, la divisione di Sopra Steria Group dedicata a consulenza manageriale e trasformazione digitale, lanciata oggi in Italia.
AI e digitalizzazione in Italia
Lo studio, che ha coinvolto 1.200 intervistati rappresentativi della popolazione italiana di età compresa tra i 18 e i 75 anni, ha esaminato tre aree fondamentali:
- Pubblica Amministrazione.
- Settore Finanziario.
- E-commerce.
Digitalizzazione e PA
La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione rappresenta uno degli obiettivi strategici più rilevanti per il governo e le istituzioni pubbliche italiane.
Gli italiani infatti si aspettano miglioramenti importanti specie in termini di velocità e ottimizzazione (69%) dei servizi, obiettivi che possono essere raggiunti attraverso l’integrazione dell’AI.
Digitalizzazione e finanza
Nel campo finanziario, invece, l’AI è vista come un’opportunità per migliorare la qualità (60%) e la personalizzazione (58%) dei servizi; tuttavia non manca un significativo 55% preoccupato per il crescente rischio di frodi.
Digitalizzazione ed e-commerce
Anche nelle vendite online, un canale di acquisto sempre più diffuso, nonostante le preoccupazioni per la condivisione dei dati personali (43%), oltre la metà degli utenti (55%) accoglierebbe favorevolmente l’uso di avatar, mentre il 67% sarebbe aperto a suggerimenti personalizzati.
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Dubbi sulla sicurezza e sull’uso dell’AI
I risultati confermano l’importanza della digitalizzazione, riconosciuta dalla maggioranza degli italiani, ma allo stesso tempo si rilevano preoccupazioni significative, in particolare riguardo alla sicurezza nella condivisione dei dati e all’usabilità delle nuove tecnologie.
Secondo i dati, infatti, il 38% degli intervistati identifica l’accessibilità come uno dei vantaggi migliori legati all’uso dell’Intelligenza Artificiale mentre il 30% teme un utilizzo improprio dell’AI per attività fraudolente o malevole e il 27% una possibile riduzione dei posti di lavoro.
Ha dichiarato Nando Pagnoncelli, Presidente di Ipsos Italia:
“La transizione digitale, come qualsiasi processo di cambiamento, suscita reazioni contrastanti tra la popolazione. Da una parte, c’è un grande entusiasmo, curiosità e aspettative positive di un generale miglioramento della qualità della vita. D’altro canto, emergono ansie e paure, legate principalmente alla sicurezza dei dati, alla privacy e alla complessità di utilizzo delle nuove tecnologie. Di conseguenza, per mitigare queste preoccupazioni, è fondamentale che questa fase sia gestita con la massima trasparenza nei processi e accompagnata da un robusto programma di educazione e formazione. Questo garantirà il miglioramento delle competenze digitali dei cittadini, rassicurandoli e rendendoli più capaci di affrontare le sfide e sfruttare le opportunità offerte dalla digitalizzazione”.