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Signals, cos’è il nuovo servizio AI nato dall’accordo tra Microsoft e Semafor

Signals è il segnale che l’AI diventerà sempre più importante nell’editoria e nel giornalismo contemporaneo. Ecco cos’è e come funziona

morghy il robottino giornalista
Morghy, il robottino giornalista

Le notizie sono in effetti dei “segnali”. Segnali di qualcosa che sta cambiando nel mondo, soprattutto a livello tech. E se a riferirlo è un’intelligenza artificiale, con marchio Microsoft, allora la storia è tutta un’altra. Parliamo infatti di Signals, il nuovo servizio di feed news AI nato dall’accordo tra il colosso di Redmond e la startup Semafor.

Ma vediamo cos’è questo Signals, come funziona e perché Microsoft vuole puntare sul giornalismo AI.

Signals, cos’è il nuovo servizio di feed news di Microsoft-Semafor

Come riporta il Financial Times, al momento le società non hanno condiviso i dettagli finanziari, ma la somma di denaro è “importante”. Sufficiente da permettere il lancio da parte di Semafor di Signals.

Questo servizio editoriale offrirà un feed di ultime notizie e analisi su grandi storie, con circa una dozzina di post al giorno. L’obiettivo è offrire diversi punti di vista da tutto il mondo, il tutto grazie al lavoro redazionale condotto da giornalisti e intelligenza artificiale. Se Signals sarà scritto interamente da giornalisti, l’intelligenza artificiale fornirà uno strumento di ricerca per informare i post.

Andando sul dettaglio, in caso di ultima ora, i giornalisti di Semafor utilizzeranno gli strumenti di intelligenza artificiale per cercare rapidamente resoconti e commenti da altre fonti di notizie in tutto il mondo in più lingue.

A titolo d’esempio, un post su Signals potrebbe includere punti di vista dei media cinesi, indiani o russi, ad esempio, con i giornalisti di Semafor che riassumono e contestualizzano i diversi punti di vista, citando le sue fonti.

Ricordiamo che dietro questa piattaforma c’è Semafor, fondata da Ben Smith, ex redattore di BuzzFeed, e Justin Smith, ex amministratore delegato di Bloomberg Media. Semafor, la cui lettura è gratuita, è finanziato da individui facoltosi tra cui il fondatore del 3G Jorge Paulo Lemann e il co-fondatore di KKR Henry Kravis.

L’accordo Microsoft-Semafor, simbolo del giornalismo AI

Gli editori di notizie sono alle prese con come utilizzare l’intelligenza artificiale per migliorare il proprio lavoro e stare al passo con la tecnologia, temendo anche di poter perdere traffico, e quindi entrate, a causa dei chatbot IA, che possono sfornare testo e informazioni simili a quelli umani in pochi secondi.

Ma sempre con l’aiuto dei professionisti dell’informazione. Sempre il Financial, a breve Microsoft annuncerà anche collaborazioni con organizzazioni giornalistiche tra cui la Craig Newmark School of Journalism, la Online News Association e il GroundTruth Project.

Gina Chua, redattore esecutivo di Semafor, è stata coinvolta nello sviluppo degli strumenti di ricerca sull’intelligenza artificiale di Semafor, basati su ChatGPT e Bing di Microsoft. “I giornalisti devono adottare questi strumenti per sopravvivere e prosperare per un’altra generazione”, ha affermato a FT.

L’azienda ha realizzato entrate per oltre 10 milioni di dollari nel 2023 e ha più di 500.000 abbonamenti alle sue newsletter gratuite. Justin Smith ha affermato che Semafor è stata “molto vicina al profitto” nel quarto trimestre del 2023.

E tutto ciò fa senso davanti al fatto che il New York Times a dicembre ha intentato una causa contro Microsoft e OpenAI. Sostenendo che invece le aziende tecnologiche hanno approfittato di milioni di suoi articoli per costruire i loro chatbot di intelligenza artificiale.

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