In occasione dei 15 anni di App Store, e a poca distanza dalla prossima conferenza degli sviluppatori attesa per il 5 giugno, Apple ha deciso di condividere alcuni dei principali dati del suo negozio di app.
I numeri di App Store
Ad analizzare i dati di App Store è stato uno studio indipendente degli economisti di Analysis Group. Ne è emerso che, nel 2022, il negozio di casa Apple ha registrato un giro d’affari di 1,1 trilioni di dollari con oltre il 90% dei pagamenti e delle vendite destinato esclusivamente a sviluppatori e aziende di tutte le dimensioni. Complessivamente, dal 2019, il giro d’affari di sviluppatori e sviluppatrici negli Stati Uniti è aumentato di oltre l’80%. In Europa invece, dal 2019 si è registrato un aumento superiore alla media, pari al 116%.
L’App Store, infatti, fornisce a sviluppatori e sviluppatrici Apple di tutto il mondo una piattaforma di distribuzione globale che supporta più di 195 metodi di pagamento locali e 44 valute nei 175 storefront. Inoltre, consente loro di raggiungere utenti in altri Paesi: nel 2022, il 54% dei download, infatti, è stato effettuato da aree diverse dal Paese di origine dei team di sviluppo.
Un mercato che aiuta anche il settore del lavoro. Secondo una nuova analisi del Progressive Policy Institute, il settore delle app iOS, infatti, oggi supporta oltre 4,8 milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti e in Europa, circa 2,4 milioni in ciascuna area geografica.
“Come emerge da questa analisi, l’App Store è un marketplace ricco di opportunità, innovativo e vivace. Ora più che mai, vogliamo continuare a investire nel successo dei team di sviluppo e nel futuro dell’app economy”, ha dichiarato Tim Cook, CEO di Apple.
Andando a vedere le categorie delle singole app, il settore viaggi e ride-hailing hanno ripreso terreno dopo la pandemia: lo scorso anno le vendite delle app iOS del settore travel sono aumentate dell’84%, mentre le app di ride-hailing hanno registrato una crescita del 45%. Tra le altre categorie in aumento vi sono: il settore food, quelle di consegna di generi alimentari, il settore dell’intrattenimento e quelle di produttività.
