App, chatbot, robo-advisor e non solo: le startup fintech rivoluzionano il modo di gestire il denaro.
La digital transformation sta investendo con forza anche il mondo finance: servizi bancari, finanziari e assicurativi stanno rapidamente evolvendosi verso una nuova dimensione fatta di app, chatbot e robo-advisor. In Italia, stando all’analisi effettuata dall’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano, i servizi fintech più utilizzati e quindi più diffusi tra i consumatori sono: mobile payment, cioè acquisto e pagamento di beni e servizi tramite cellulare; chatbot per comunicare con la propria banca; servizi per gestire il proprio budget personale o familiare; servizi per trasferimenti istantanei di denaro tra privati; prelievi di denaro senza carta via Smartphone.
La pandemia mette il turbo ai servizi fintech
A dare un’ulteriore spinta alla diffusione dei servizi digitali in ambito finanziario ci ha pensato la pandemia. Sempre secondo i dati rilevati dall’Osservatorio sono oltre 300 le startup fintech e insurtech italiane rilevate nel 2020 e il 54% di queste non ha subito un impatto negativo dopo il primo lockdown e il 19% nell’emergenza ha addirittura colto nuove opportunità di business. In questo periodo infatti è cresciuto l’uso di servizi fintech e insurtech, in particolare quelli di identità digitale (utilizzata dal 48% dei consumatori), di telemedicina inclusi nella polizza (6%) e di robo advisoring (6%). E non stupisce nemmeno come, vietato ogni tipo di spostamento dalle proprie case se non strettamente necessario, nel mese di aprile 2020 i clienti online delle banche sono aumentati in media del 17% rispetto allo stesso periodo 2019, le transazioni digitali sono cresciute del 32% e i nuovi clienti acquisiti digitalmente sono saliti del 75%. Insomma, tutti i dati lasciano intendere che, sebbene un ritorno all’interazione personale diretta sia certamente prevedibile, le nuove abitudini non verranno cancellate con un colpo di spugna superato questo momento, anzi, prenderanno sempre più piede diventando parte della nuova normalità.
Le startup fintech che stanno cambiando il mondo della finanza
Ecco qui alcune startup fintech sviluppate in Italia che stanno riscuotendo maggior successo.
93 milioni di euro, è questa la cifra record raggiunta lo scorso novembre dal round internazionale di finanziamenti della startup fondata da Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta nel 2013, oggi a tutti gli effetti considerata scaleup* avendo raccolto complessivamente 110 milioni di investimenti dalla sua nascita. Tra i nuovi azionisti anche Jack Dorsey, il fondatore di Twitter. Tanto successo è più che giustificato se si pensa che Satispay è ora una delle app più diffuse nel nostro Paese per i pagamenti da mobile. Basata su un network alternativo alle carte di credito o debito, Satispay permette agli utenti di pagare nei negozi fisici e online e scambiarsi denaro tra amici, oltre a offrire una serie di altri servizi come ricariche telefoniche, pagamento di bollettini, pagoPA e bollo auto e moto, donazioni, buste regalo e risparmi. Nei primi sette mesi del 2020 Satispay ha registrato ben 13,2 milioni di transazioni, con una crescita del 51,7% rispetto al 2019.
Da startup a scaleup. È stato questo il destino anche per Sardex che nel luglio scorso ha raggiunto la cifra di 5,8 milioni di euro di finanziamenti. Sardex Fondata nel 2010 da Carlo Mancosu, Gabriele e Giuseppe Littera, e Franco Contu, Sardex nasce come circuito di credito commerciale basato sulla compensazione multilaterale di debiti e di crediti nel quale le aziende si finanziano reciprocamente a tasso zero. Da pochi giorni Sardex ha fatto un nuovo passo aventi trasformandosi in SardexPay, la “Community nazionale dell’economia reale” offrendo tutta una serie di nuovi servizi.
Nel 2021 votata per il sesto anno consecutivo come Migliore Servizio di Consulenza Finanziaria in Italia, la piattaforma online per la gestione patrimoniale personalizzata che sfrutta anche l’intelligenza artificiale Moneyfarm ha superato da tempo il livello di startup. Fondata nel 2011 da Giovanni Daprà e Paolo Galvani, Moneyfarm ad oggi, in 5 round, ha raccolto oltre 100 milioni di euro di finanziamenti, conta un team di 130 professionisti e gestisce il patrimonio di oltre 50.000 risparmiatori per un totale di masse gestite che supera 1,3 miliardi di euro.
ClubDealOnline è la prima piattaforma di private crowdfunding, autorizzata Consob, che si rivolge principalmente a family office, high net worth individual (HNWI), wealth manager, consulenti finanziari e sviluppa partnership con banche private. Nel mese di ottobre 2020 ClubDealOnline, guidata dall’ad e socio Cristiano Busnardo, ha lanciato “Round as a Service”, il servizio per agevolare l’investimento di capitali privati in startup e PMI. Con “Round as a Service”, ClubDealOnline ha scelto di mettere la propria piattaforma a disposizione delle aziende che hanno già individuato gruppi di investitori privati e Business Angels interessati a investire nei loro progetti di sviluppo aziendali, ospitando quindi round di raccolta di capitale in modalità identica ad un clubdeal privato.
Credimi è la soluzione digitale e flessibile per smobilizzare e finanziare velocemente i crediti commerciali. Fondata nel 2015 da Ignazio Rocco di Torrepadula, permette alle aziende di ricevere prestiti nel giro di 48 ore e a costi brevi. Agli inizi di marzo 2021 Credimi ha chiuso ha concluso un’operazione che le permetterà di far arrivare 170 milioni di euro di liquidità alle PMI italiane, grazie allo stanziamento da parte di Deutsche Bank di 150 milioni di euro e al coinvolgimento di Banca Sella che finanzierà una quota dell’operazione pari a 20 milioni di euro.
Fondata nel 2015 da Pietro Cesati e Andrea Sandro Soisy è la startup fintech che dà la possibilità di pagare a rate a chi compra su e-commerce grazie al sostegno degli investitori. Il modello sul quale si sviluppa Soisy è quello del “prestito tra privati” e da un lato permette alle persone di pagare a rate con più facilità e dall’altro permettere agli investitori di prestare denaro come se fossero una banca in modo innovativo semplice e trasparente.
“In 10 minuti completi la richiesta di finanziamento e, se approvata, in 48 ore ricevi l’importo”, sono questi i tempi strettissimi promessi dalla startup fintech AideXa a piccole imprese e partite IVA che scelgono di affidarsi al suo servizio X-Instant per ricevere un finanziamento. La startup fondata da Roberto Nicastro e Federico Sforza, grazie all’open banking e all’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning, riesce ad analizzare i dati transazionali del cliente degli ultimi 12 o 24 mesi e stabilire in modo accurato il reale livello di rischio o di idoneità al credito. A giugno 2020 AideXa ha chiuso un round da 45 milioni di euro, tra gli azionisti Generali, Sella, Banca Ifis e Isa.
*Scaleup: startup dal modello di business consolidato e scalabile che ha ottenuto tra uno e 100 milioni di dollari di capitali investiti o di fatturato e punta ad espandersi sul mercato.