La richiesta di professionisti con competenze in Python sta crescendo rapidamente nel mercato del lavoro. Secondo l’AI e Data Skill Report 2025 di Data Masters, Python si colloca al secondo posto tra le skill più richieste dalle aziende in Italia, subito dopo la Data Science. Ma cosa rende questo linguaggio di programmazione tanto diffuso?
Partiamo col dire che Python si distingue per una sintassi semplice e intuitiva, ideale per i principianti, ma allo stesso tempo abbastanza potente da soddisfare le esigenze anche degli sviluppatori esperti. A cosa serve? La sua grande versatilità permette di utilizzarlo in molti ambiti, dall’analisi dei dati al Machine Learning. Tutti settori in forte espansione nell’attuale panorama tecnologico.
Quanto è richiesto Python: i numeri italiani
Sappiamo che il futuro delle professioni tech è sempre più orientato verso l’Intelligenza Artificiale e l’analisi dei dati. Dati confermati dall’ultimo studio di Data Masters che abbiamo citato in apertura, dove emerge un quadro chiarissimo: la domanda di competenze in questi ambiti è destinata a crescere, in particolare per ruoli come Data Scientist, Machine Learning Engineer e Python Developer.
L’analisi, infatti, ha riguardato più di 18.000 annunci di lavoro su LinkedIn Italia. I risultati nel 2025, ci mostrano che le conoscenze in Data Science saranno le più richieste, seguite poi proprio dalle competenze in Python. Importanti anche Machine Learning e Deep Learning, che occupano rispettivamente il terzo e quarto posto, affiancate però da nuove skill avanzate emergenti, quali Natural Language Processing, LangChain/Agentic Applications e Computer Vision.
Altro aspetto interessante riguarda la geografia delle opportunità lavorative. Le regioni del Sud Italia (nello specifico Calabria, Puglia e Campania), stanno assumendo un ruolo di rilievo nel settore dell’innovazione, imponendosi come nuovi centri tecnologici. A ciò consegue un forte aumento della domanda di esperti in analisi dei dati e AI nel Meridione.
Alcune ragioni per imparare a programmare in Python
Come abbiamo accennato, Python è uno dei linguaggi di programmazione più accessibili anche per chi non ha esperienza nel settore. Il codice scritto in Python risulta generalmente più chiaro e facile da comprendere rispetto a quello di molti altri linguaggi.
Non dimentichiamo poi che Python è open source, ciò significa che nel corso del tempo, la vasta community di developer che lo utilizza quotidianamente ha contribuito a creare uno dei più vasti cataloghi di librerie free. Elemento da non sottovalutare, perché questo semplifica notevolmente gli step dello sviluppo software e ci permette di scrivere codice per creare valore: esistono librerie altamente ottimizzate e performanti, specifiche per l’analisi dei dati (come Pandas e NumPy), per il Machine Learning e il Deep Learning (come ScikitLearn, TensorFlow e Pytorch) ma anche per lo sviluppo di interfacce grafiche (come Tkinter e PyQt), per la sicurezza informatica e per moltissime altre attività su cui si può lavorare.
Un altro aspetto fondamentale che contribuisce alla popolarità del linguaggio è la sua grande versatilità. Infatti, i suoi confini si allargano a varie tipologie di sviluppo, con campi di applicazione vastissimi: pensiamo alla data science, all’automazione, ma anche allo sviluppo di applicazioni web e alla cybersecurity. Ma ciò che lo distingue veramente è il suo ruolo centrale nell’Intelligenza Artificiale e nel Machine Learning, dove librerie avanzate quali TensorFlow, PyTorch e Scikit-learn assicurano gli strumenti giusti per costruire modelli AI complessi.
Ecco perché aziende di ogni settore, dalle startup alle grandi multinazionali, cercano esperti in Python. L’offerta didattica online per chi vuole costruire una carriera nell’ambito tech in questa direzione non manca, anche nel nostro paese. Data Masters, per esempio, mette a disposizione dei futuri professionisti una formazione completa per diventare Python Developer.
Il percorso è progettato per fornire competenze immediatamente applicabili, grazie alla combinazione tra lezioni on-demand, sessioni live pratiche con docenti esperti e project work mensili su casi reali. Il tutto con il supporto di uno strumento davvero unico nel suo genere, lo Skiller Data Masters: l’assessment engine basato su AI, disponibile in esclusiva con i Percorsi di Carriera presenti nel sito, che verifica quanto il profilo dello studente sia allineato con le richieste delle aziende.
Al termine del percorso, naturalmente, gli studenti ottengono una certificazione finale che attesta le abilità acquisite, condivisibile sia su LinkedIn che su altre piattaforme per la ricerca di lavoro.