Meta sta compiendo un nuovo passo nella costruzione del suo ecosistema immersivo: Hyperscape, la tecnologia che permette di creare repliche digitali estremamente realistiche degli ambienti reali, diventa finalmente un luogo condiviso. Dopo una lunga fase in cui queste stanze virtuali potevano essere esplorate solo in solitaria, l’azienda introduce la possibilità di accedervi con amici e conoscenti, trasformando un semplice modello 3D in un vero spazio sociale.
Dalle stanze solitarie agli spazi condivisi
Hyperscape opera tramite le fotocamere integrate nei visori Quest 3 e Quest 3S, che scansionano l’ambiente fisico e lo riproducono digitalmente con un livello di dettaglio molto elevato. Fino a oggi, questa ricostruzione fotorealistica poteva essere visitata solo dall’utente che aveva effettuato la scansione: che si trattasse del proprio soggiorno o della cucina di Gordon Ramsay, l’esperienza era rigorosamente individuale.
Meta introduce invece la possibilità di condividere un link che permette ad altri utenti di entrare nella stessa stanza virtuale tramite un visore Quest o l’app Meta Horizon su smartphone. Secondo l’azienda, ogni spazio Hyperscape potrà accogliere fino a otto persone contemporaneamente, con l’obiettivo di ampliare questo limite più avanti. La novità rende le stanze non solo un ambiente da osservare, ma un luogo in cui ritrovarsi, parlare, interagire e sperimentare la presenza altrui in modo più naturale.
Per migliorare la qualità dell’esperienza, Meta sta anche trasferendo parte del rendering direttamente sui dispositivi, un passaggio che dovrebbe garantire maggiore fluidità e realismo. A questo si aggiunge l’introduzione dell’audio all’interno degli ambienti Hyperscape, elemento chiave per rafforzare la sensazione di trovarsi realmente insieme in uno spazio condiviso.
Nel quadro più ampio del metaverso immaginato dall’azienda, la funzione rappresenta un tassello essenziale. Meta ribadisce la sua visione di un ambiente digitale ibrido, in cui convivono mondi fantastici e repliche fedeli della realtà: alcuni giorni ci si può immergere in avventure completamente immaginarie, altri si può esplorare una stanza reale che non avremmo altrimenti l’opportunità di visitare, oppure trascorrere del tempo con amici in un luogo familiare, anche se a distanza. L’obiettivo dichiarato è rendere le esperienze “più significative e divertenti” attraverso un uso sociale degli spazi digitalizzati.
Una funzione in rollout e la necessità di una nuova scansione
Meta, tuttavia, invita alla calma: non tutti avranno accesso immediato all’aggiornamento. L’azienda chiarisce che la distribuzione sarà graduale e richiederà “di portare pazienza” se l’opzione non appare subito disponibile. Stando a The Verge, la portavoce Rachel Holm conferma che il rollout avverrà “nel corso dei prossimi mesi” su scala globale.
Quando la funzione raggiungerà un nuovo utente, sarà necessario rieseguire la scansione dell’ambiente fisico per poter generare una stanza condivisibile. Questo passaggio è indispensabile per uniformare la qualità e garantire che tutti i partecipanti vivano la stessa versione dello spazio.
Per chi desidera farsi un’idea del risultato finale, online sono già disponibili vari video realizzati tramite Hyperscape. Uno dei filmati mostrati nella parte alta dell’articolo evidenzia come la ricostruzione sia così dettagliata da restituire una forte sensazione di presenza, con superfici, oggetti e profondità che riproducono in modo fedele l’ambiente originale.