Big data è il termine usato per descrivere una raccolta di dati così estesa in termini di volume, velocità e varietà da richiedere tecnologie e metodi analitici specifici per l’estrazione di valore. Il progressivo aumento della dimensione dei dataset è legato alla necessità di analisi su un unico insieme di dati, con l’obiettivo di estrarre informazioni aggiuntive rispetto a quelle che si potrebbero ottenere analizzando piccole serie, con la stessa quantità totale di dati.
Definizione di Big Data
Quando si cerca una definizione di Big Data, è utile tenere a mente il criterio delle 3V elaborate per la prima volta nel 2001 da Doug Laney: Velocità, Volume e Varietà. A queste oggi se ne aggiungono altre due che sono Veridicità e Variabilità. . Ma da dove arrivano questi dati? Diciamo più o meno da ogni device o piattaforma software che utilizziamo, dai social media, dai call center, dalle ricerche online e, persino, dagli acquisti che facciamo.
I Big Data sono utili perché permettono di analizzare una grande quantità di dati ma anche perché possono aiutare a ridurre i costi e le tempistiche, prendere decisioni più smart, sviluppare nuovi prodotti e nuove offerte, conoscere il mercato e i competitor e anticipare le tendenze.
I Big Data possono essere applicati a qualsiasi settore dalla GDO alla logistica, dalla finanza all’ambiente dalla sanità al marketing.