Xiaomi ha presentato nuovi prodotti e ha annunciato l’ingresso nel settore dei veicoli elettrici, disponibili già dal 2021.
Nella cornice di una due giorni di evento globale digitale, Xiaomi, tra i primi cinque produttori di smartphone al mondo, ha presentato i nuovi protagonisti della gamma di telefoni Mi 11 e nuovi prodotti dell’ecosistema.
L’occasione, per il brand cinese, è stata anche quella di mostrare la nuova immagine coordinata corporate e il suo primo smartphone foldable, ossia pieghevole, Mi Mix Fold.
Xiaomi però ha spiazzato tutti con un annuncio ancora più sorprendente: l’ingresso dell’azienda nel settore dei veicoli elettrici, che da un lato conferma la volontà del brand di innovare in molteplici settori, dall’altro la capacità di cogliere i trend del momento che probabilmente domineranno nei prossimi anni.
Il palco era tutto per Lei Jun, fondatore, presidente e amministratore delegato di Xiaomi, che ha illustrato la strategia del brand per questo mercato ancora inesplorato. Sarà proprio sua la guida della divisione che si occuperà di mobilità elettrica e che entrerà a gamba tesa sul mercato con un investimento iniziale di 1,5 miliardi di dollari. La previsione futura poi, con una roadmap che si dipana di qui a 10 anni, prevede di investirne altri 10 miliardi.
In una nota condivisa con la stampa, Xiaomi ha inoltre specificato che l’azienda creerà una consociata controllata interamente da Xiaomi. L’obiettivo è quello di creare veicoli elettrici alla portata di tutti già a partire dal 2021. Gli obiettivi, lungi dall’essere fumosi, sono apparsi anche spinti da una grande passione.
Da un lato quella legata all’innovazione, che ha spinto l’azienda a creare il suo rinomato ecosistema di prodotti, dall’altro quello che risponde agli impulsi dettati dai MiFan, la community di appassionati di Xiaomi che dal brand pretende un grado di innovazione continuo e sempre rinnovato.
Per arrivare a questo annuncio, Lei Jun ha parlato di una ricerca completa nel settore dei veicoli elettrici durata oltre 75 giorni. Nello specifico, si è parlato di ben 85 riunioni con oltre 200 esperti del settore, quattro dibattiti interni sulla gestione e due riunioni del consiglio.