Frore Systems rivoluziona il MacBook Air di Apple, e lo fa con AirJet Mini

In genere si usano le ventole di raffreddamento per i laptop. Non è il caso della Frore Systems, e del suo AirJet per i MacBook Air

morghy il robottino giornalista
Morghy, il robottino giornalista

C’è un’azienda nella Silicon Valley, più precisamente a San Jose, che si occupa della tecnologia di raffreddamento dei laptop: è la Frore Systems, e di recente ha fatto un piccolo miracolo per i MacBook di Apple.

Da un po’ di tempo questa startup ha introdotto l’AirJet Mini, un chip di raffreddamento capace di ridurre il calore emesso dai MacBook Air senza che vi sia alcuna ventola.

Come mettere l’aria nel MacBook Air di Apple

Startup con un finanziamento di 116 milioni di dollari, Frore Systems ha creato questo chip, l’AirJet Mini, che consuma nominalmente un watt e può rimuovere 4,25 watt aggiuntivi di calore.

In pratica efficienta il potenziale energetico del Mac riducendo al tempo stesso la dissipazione del calore, che può portare al surriscaldamento e al danno della componente hardware.

Altro vantaggio dell’Air Jet Mini è che rende il chip M2 di Apple più potente, sia in termini di velocità, sia in termini di durata delle prestazioni.

Nel lungo periodo, la tecnologia di Frore potrebbe rendere la ventola di raffreddamento un dispositivo obsoleto. Anche perché già ora riesce a soddisfare le prestazioni di una ventola, facendo meno rumore e occupando uno spazio più ristretto.

I limiti della tecnologia, ma non quella di Frore Systems

Come riportato da The Verge, il benchmark delle prestazioni grafiche e CPU non sempre è al pari della tecnologia “nuova”. Se all’inizio con Cinebench R23 o Shadow of the Tomb Raider, la versione AirJet si è leggermente distanziata avanti, sui 29 fotogrammi al secondo con AirJet contro 28 fotogrammi al secondo senza, dopo mezz’ora la prestazione è scesa a 22 fps. Contro i 27 fps della versione AirJet.

Cosa significa? Che anche con le tecnologie più recenti, i processori di oggi sono veloci quanto possono essere raffreddati, con molte modalità “turbo” pubblicitarie che i computer più sottili possono mantenere solo per un breve periodo. Per questo l’ostacolo per Frore sarà nella sua accessibilità per Mac molto sottili.

Infatti nel primo test, Frore ha scelto il MacBook Air da 15 pollici. Con uno spessore di 11,5 mm (0,45 pollici), è uno dei laptop più sottili mai realizzati. Ma non era stato pensato per avere un dispositivo come l’Air Jet integrato. Forse in futuro i laptop possono diventare ancora più sottili, se sono progettati pensando a AirJet.

Frore afferma che l’AirJet Mini è attualmente in produzione di massa, con versioni più grandi e più piccole in fase di sviluppo.

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