Il Regno Unito fa un passo deciso per rafforzare la propria leadership nel campo tecnologico con l’inaugurazione di Isambard-AI, un supercomputer di nuova generazione che promette di rivoluzionare la ricerca scientifica e l’intelligenza artificiale. Grazie a un investimento pubblico consistente, questa macchina all’avanguardia sarà al centro di progetti innovativi in vari settori, dal clima alla medicina.
Supercomputer Isambard-AI: un colosso tecnologico made in UK
Ospitato all’Università di Bristol, Isambard-AI rappresenta l’ultimo gioiello dell’ingegneria informatica britannica. Frutto di un investimento di 225 milioni di sterline (circa 265 milioni di euro), il supercomputer è costruito con tecnologia Cray EX da Hewlett-Packard Enterprises e integra più di 5.400 superchip NVIDIA Grace Hopper.
Secondo quanto riportato da The Next Web, la sua potenza di calcolo arriva a 216,5 petaflop, con punte teoriche di 279 petaflop, una velocità che lo rende oltre dieci volte più potente del precedente sistema nazionale più veloce. Per fare un paragone, un petaflop equivale a un milione di miliardi di calcoli al secondo, un dato che evidenzia la straordinaria capacità di elaborazione di Isambard-AI.
Questa potenza non è fine a se stessa: il supercomputer sarà impiegato in simulazioni complesse e fondamentali. Tra le sue applicazioni figurano la modellizzazione dei cambiamenti climatici, la simulazione di strutture proteiche complesse per lo sviluppo di farmaci innovativi e l’addestramento di modelli linguistici di grandi dimensioni, indispensabili per il progresso dell’intelligenza artificiale.
Tra i progetti già avviati, spiccano un sistema avanzato per la diagnosi del cancro alla prostata realizzato dall’University College London e una ricerca dell’Università di Liverpool che mira a scoprire materiali industriali più sostenibili dal punto di vista ambientale.
La posizione globale e le ambizioni future del Regno Unito
Nel panorama mondiale dei supercomputer, Isambard-AI si colloca all’undicesimo posto nella prestigiosa classifica TOP500, entrando così nell’èlite di macchine di altissimo livello. Anche se distanziato da giganti statunitensi come El Capitan (con 1.742 petaflop) e Frontier, il Regno Unito si dimostra competitivo anche a livello europeo, dove Germania e Italia vantano sistemi altrettanto potenti, come JUPITER Booster e HPC6.
L’investimento governativo non si ferma qui: Peter Kyle, segretario per la scienza, l’innovazione e la tecnologia, ha sottolineato come questa iniziativa miri a mettere il Regno Unito in prima linea nella scoperta legata all’intelligenza artificiale.
Il governo di Keir Starmer ha infatti annunciato un ulteriore progetto da 750 milioni di sterline (circa 885 milioni di euro) per la realizzazione di un supercomputer exascale a Edimburgo. Questo sistema, uno dei pochi al mondo di tale classe, rappresenterebbe un salto tecnologico decisivo, consolidando la posizione britannica come protagonista globale nella corsa all’innovazione tecnologica.