Tecnologia ormai sempre più efficiente, le batterie al litio-zolfo della società Lyten sono ora passate alla fase di test, con la prima spedizione di queste celle alle più importanti industrie automobilistiche, tra cui Stellantis. Se l’esito sarà positivo, queste celle potrebbero rappresentare un futuro più sicuro per le auto elettriche di oggi e domani.
La prima spedizione di Lyten
Riporta Electrek, l’innovativa azienda produttrice di super-materiali, Lyten, ha recentemente spedito alcuni campioni delle sue batterie al litio-zolfo (Li-S) a Stellantis e ad altri OEM (original equipment manufacturer , produttore di apparecchiature originali) statunitensi ed europei per avviare i primi test.
Con questa prima spedizione, le sue celle a sacca Li-S da 6,5 Ah entrano ufficialmente nella fase di valutazione commerciale da parte dei principali produttori di automobili degli Stati Uniti e dell’Europa.
Come Stellantis, la quale, riporta il sito d’informazione, ha annunciato di aver investito nello sviluppo delle batterie al litio-zolfo di Lyten a partire da maggio 2023. E come Chrysler, che a febbraio 2024 ha annunciato l’inclusione delle batterie Li-S di Lyten nel suo concept EV Halcyon.
Come ha dichiarato il CEO e cofondatore di Lyten, Dan Cook:
“Questo traguardo è il risultato di anni di lavoro e di innovazione da parte del team di Lyten, e siamo solo all’inizio dell’ulteriore espansione delle capacità delle nostre celle batteriche al litio-zolfo”.
Cosa sono le batterie al litio-zolfo
Evoluzione importante nell’ambito degli accumuli elettrochimici, le batterie al litio-zolfo sono in genere composte da un anodo in litio metallico o grafene litiato, un elettrolita liquido organico e un catodo composto di zolf.
Come precisa Rinnovabili, queste batterie operano attraverso un meccanismo di carica e scarica basato sulla conversione reversibile dello zolfo elementare. Un processo che offre numerosi vantaggi, come:
- elevate densità di energia (550 Wh/kg),
- un’alta efficienza di carica/scarica,
- la possibilità di utilizzare materiali più economici e comuni del cobalto.
E nonostante le prime difficoltà legate all’effetto “shuffle” del polisolfuro, che riduce la vita utile della cella in sé, i recenti progressi nel settore hanno portato allo sviluppo di catodi più stabili, e attualmente queste batterie possono:
- superare facilmente i 1.200 cicli di carica e scarica;
- arrivare a un’energia specifica teorica fino a 2600 Wh/kg.
Le celle al litio-zolfo di Lyten
Nel caso specifico di Lyten, operando dalla sua linea di produzione automatizzata a San Jose (California) entrata in funzione nel maggio 2023, la società produce batterie al litio-zolfo utilizzando attrezzature e pratiche standard per la produzione di litio-ionico.
Davanti alle insidie relative alla durata di vita del ciclo e alla stabilità, Lyten ha affrontato tali sfide nelle sue batterie EV al litio-zolfo in diverse modalità. Prima ha integrato la sua struttura di grafene 3D all’interno del catodo della batteria Li-S, migliorando la stabilità complessiva della batteria e la sua conducibilità. E poi, utilizzando un composito di metallo al litio per l’anodo invece del tradizionale grafite, Lyten ha migliorato la stabilità e l’efficienza dell’anodo.
Infine, eliminando la necessità di minerali critici come nichel, cobalto e manganese nel catodo, si prevede una riduzione del 65% delle emissioni di carbonio rispetto alle batterie al litio-ion. Nonché una catena di approvvigionamento che può essere completamente fornita negli Stati Uniti o nell’UE su scala.