Negli ultimi anni, i dispositivi smart hanno invaso le nostre case, dalle luci intelligenti ai termostati, passando per gli altoparlanti e i sistemi di sicurezza. Tuttavia, nonostante questa crescita esponenziale, il modo in cui interagiamo con questi dispositivi non è cambiato molto. L’uso di comandi vocali o app sullo smartphone è ancora la norma, ma queste soluzioni non sempre si rivelano pratiche. A volte, infatti, i comandi vocali sono troppo imprecisi, facendo rimpiangere la semplicità dei vecchi interruttori. Un team di ricercatori dell’Università di Washington ha sviluppato una nuova tecnologia che potrebbe risolvere questi problemi: Iris, uno smart ring che permette di controllare i dispositivi intelligenti in casa con un semplice gesto.
Iris, lo smart ring che “fotografa” i dispositivi per controllarli
“I comandi vocali spesso possono essere davvero ingombranti. Volevamo creare qualcosa che fosse semplice e intuitivo come fare clic su un’icona sul desktop del computer“. Partendo da questo principio, Maruchi Kim, dottorando presso la Paul G. Allen School of Computer Science & Engineering, ha sviluppato insieme al suo team Iris, un anello intelligente in grado di controllare i dispositivi per la smart home semplicemente puntandolo verso di essi.
Presentato in occasione del 37° Simposio Annuale ACM-UIST ’24 a Pittsburgh (USA), l’anello Iris è dotato di una micro-fotocamera integrata che, tramite Bluetooth, invia un’immagine del dispositivo selezionato al nostro telefono, in modo da poterlo poi controllare in tutta tranquillità. Inoltre, tramite un pulsante integrato, è possibile regolare il dispositivo selezionato in modo immediato, come nel caso di un altoparlante per aumentare o diminuire il volume.
Per riuscire a integrare una telecamera in un anello intelligente senza intaccarne l’efficienza, i ricercatori hanno ideato un sistema che comprime le immagini prima di inviarle al telefono. Anziché trasmettere continuamente in streaming, l’anello si attiva con un clic sul pulsante e si spegne automaticamente dopo 3 secondi di inattività. In questo modo, l’anello riesce anche a risparmiare energia, garantendo così una durata della batteria di circa 16-24 ore.
Una soluzione migliore ai comandi vocali
Una volta progettato, il team ha voluto testare l’anello Iris come alternativa ai dispositivi con controllo vocale. Il test, condotto su 23 partecipanti, ha rivelato che la maggior parte di loro ha preferito utilizzare lo smart ring rispetto a un sistema vocale tradizionale, come Siri. E questo perché “in media, Iris gestiva i dispositivi domestici con oltre due secondi di anticipo rispetto ai comandi vocali“, si legge nel comunicato dell’Università.
Attualmente Iris è ancora in fase di prototipizzazione, ma il team punta a trasformarlo in un prodotto commerciale e a espandere le sue funzionalità, con l’obiettivo di renderlo non solo uno strumento per il controllo della smart home, ma un dispositivo multifunzionale, capace di integrarsi con altre tecnologie avanzate di altri settori (ad esempio quello medicale).