Kawasaki Heavy Industries ha tolto il velo a una delle sue creazioni più ambiziose: CORLEO, un robot quadrupede alimentato a idrogeno, pensato per trasportare persone su terreni impervi. Il prototipo, svelato durante un evento di anteprima dell’Expo 2025 di Osaka-Kansai, ha già acceso la fantasia del pubblico. Sembra uscito da un videogioco, ma è frutto di anni di ricerca e sviluppo: un ibrido tra tecnologia robotica avanzata e immaginario animale. La sua produzione, però, non è imminente: bisognerà attendere almeno 25 anni prima di vederlo in azione.
Kawasaki CORLEO, un robot da cavalcare come un animale
CORLEO è progettato per offrire un’esperienza di guida completamente diversa da quella a cui siamo abituati. Non una motocicletta, ma un cavallo meccanico con zampe autonome, ispirato nei movimenti a lupi, pantere e cervi. Il pilota si posiziona in sella come su un destriero, e non ha bisogno di comandi manuali: il robot risponde al linguaggio del corpo, adeguando il passo in base al movimento del centro di gravità del guidatore. Il tutto è pensato per risultare naturale e immediato anche per chi non ha esperienza con veicoli fuoristrada.
Kawasaki punta così a una nuova frontiera dell’esplorazione outdoor: non più ruote, ma arti meccanici capaci di adattarsi a ogni tipo di terreno, dalle foreste ai sentieri montani. Un display HUD integrato permetterà di monitorare parametri come livello dell’idrogeno, equilibrio, navigazione e distribuzione del peso in tempo reale, offrendo un’esperienza immersiva e tecnologicamente avanzata.
Al centro del progetto c’è la sostenibilità. CORLEO è alimentato da un sistema a idrogeno, combinato con un motore da 150 cc, scelta che segue la direzione intrapresa da molti produttori giapponesi nel tentativo di ridurre le emissioni e abbracciare fonti di energia pulite. Il robot è ancora un concept, quindi specifiche come autonomia, velocità o durata della carica non sono ancora state rese pubbliche.
La robotica come nuova frontiera strategica
CORLEO non è un caso isolato. Kawasaki sta puntando con decisione sul settore robotico, considerandolo uno dei pilastri del proprio sviluppo futuro. Mentre il robot quadrupede rappresenta la punta avveniristica della mobilità individuale, altri progetti paralleli si muovono nel campo industriale e formativo.
Ne è un esempio la linea CL, robot collaborativi pensati per ambienti industriali ostili. Queste macchine sono già in fase di sviluppo e saranno impiegate in attività complesse come la saldatura, la movimentazione di materiali pesanti e la pallettizzazione automatizzata.
In parallelo, l’azienda ha lanciato anche Astorino, un robot educativo concepito per introdurre la robotica e le competenze manifatturiere tra i banchi di scuola. Un ponte tra innovazione e formazione, pensato per preparare le nuove generazioni alle sfide tecnologiche di domani.