Google lancia la sua prima regione Cloud in Africa

Google presenta la sua prima regione Cloud africana e altre interessanti novità legate al progetto Google For Africa

Redazione
google for Africa

Un anno fa BigG ha annunciato Google for Africa, un maxi investimento per supportare il continente con numerose iniziative legate al mondo digitale. Ora, un anno dopo, l’azienda ha presentato la prima regione Google Cloud in Africa.

L’investimento per l’Africa

Per il progetto Google For Africa l’azienda ha fatto un grosso investimento pari a 1 miliardo di dollari per migliorare la connettività dell’intero continente. L’obiettivo finale è quello di riuscire, entro cinque anni, a portare online circa 300 milioni di persone.

Secondo quanto reso noto già lo scorso anno, sono diverse le iniziative lanciate per sostenere la trasformazione digitale del paese quali:

  • Consentire l’accesso a prezzi accessibili e costruire prodotti per ogni tipo di utente africano.
  • Aiutare le aziende nella loro trasformazione digitale.
  • Investire negli imprenditori per stimolare le tecnologie di prossima generazione.
  • Sostenere le organizzazioni no profit che lavorano per migliorare la vita in tutta l’Africa.

La prima regione Google Cloud africana

Un passo avanti per il paese africano è stato fatto: è stata presentata la prima regione di Google Cloud del continente che andrà a unirsi alle altre 35 regioni cloud già esistenti e 106 zone sparse nel mondo.

Questa contribuirà, secondo una ricerca di AlphaBeta Economics per Google Cloud, con più di 2,1 miliardi di dollari cumulativi al PIL del paese e sosterrà la creazione di oltre 40.000 posti di lavoro entro il 2030.

A questo, si aggiunge anche l’espansione della rete attraverso il cavo sottomarino Equiano privato, fondamentale per costruire siti di interconnessione cloud dedicati a Johannesburg, Cape Town, Lagos e Nairobi. Infine, tra le altre iniziative, Google ha anche annunciato il supporto per la digitazione vocale per altre nove lingue africane (isiNdebele, isiXhosa, Kinyarwanda, Northern Sotho, Swati, Sesotho, Tswana, Tshivenda e Xitsonga) in Gboard, la tastiera di Google, mentre 24 nuove lingue sono ora supportate su Google Traduci, incluso il lingala, che è parlato da oltre 45 milioni di persone in tutta l’Africa centrale.

Federico Morgantini Editore

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