Ormai questo prodigio dello stoccaggio energetico è prossimo a diventare realtà, anche se per il momento solo negli Stati Uniti. Di recente la Natron Energy ha ufficializzato l’avvio della produzione commerciale delle batterie al sodio. Una tecnologia fino a ieri ancora relegata alla sperimentazione, e che ora ha addirittura un proprio stabilimento.
Natron Energy dà il via alla produzione delle prime batterie al sodio
Specializzata nella tecnologia delle batterie al sodio, Natron Energy ha annunciato di recente l’inizio delle operazioni su scala commerciale presso il proprio impianto di produzione di batterie al sodio a Holland, Michigan. È a tutti gli effetti la prima produzione su scala commerciale di batterie al sodio negli Stati Uniti.
Per chi non le conoscesse, queste batterie offrono una maggiore densità di potenza, un numero maggiore di cicli di ricarica, nonché caratteristiche di sicurezza uniche rispetto ad altre tecnologie batteriche.
Ha dichiarato Colin Wessells, fondatore e co-CEO di Natron Energy.
“Siamo entusiasti di annunciare l’apertura del primo impianto di produzione commerciale di batterie al sodio negli Stati Uniti. Le batterie al sodio offrono un’alternativa unica alle batterie al litio, con maggiore potenza, ricarica più rapida, ciclo di vita più lungo e una chimica completamente sicura e stabile. Con l’avvio della produzione su scala, Natron rafforzerà la catena di approvvigionamento interna delle batterie e creerà posti di lavoro di alta qualità nel settore dell’energia pulita in Michigan”.
Particolarità di queste batterie al sodio, i suoi elettrodi memorizzano e trasferiscono gli ioni di sodio più velocemente, più spesso e con una resistenza interna più bassa rispetto a qualsiasi altra batteria commerciale. Grazie alla sua chimica a zero tensione durante la carica e la scarica, garantisce:
- un ciclo 10 volte più veloce rispetto alle tradizionali batterie al litio,
- una durata di oltre 50.000 cicli.
La catena di approvvigionamento di Natron non richiede litio, cobalto, nichel o altri minerali difficili da ottenere, ma anzi sono realizzate con materiali di base, tra cui alluminio, ferro, manganese ed elettrolita di sodio. Un’alternativa decisamente migliore rispetto alle batterie al piombo e al litio.
L’impianto di Holland
Con oltre 40 milioni di dollari di investimento per aggiornare l’impianto e convertire le linee di produzione esistenti delle batterie al litio in produzione di batterie al sodio, l’impianto di Holland accelererà la commercializzazione della tecnologia di Natron:
- supportando oltre 100 posti di lavoro locali entro la fine del 2025;
- rafforzando il settore manifatturiero dell’energia pulita in rapida crescita della regione.
A piena capacità, l’impianto di Holland è progettato per produrre 600 megawatt di batterie al sodio all’anno e servirà da modello per futuri impianti su scala giga di Natron.
Natron inizierà le spedizioni delle batterie a giugno con un focus iniziale sui clienti dei data center. Da tempo i data center devono affrontare sfide come lo stoccaggio dell’energia e di alimentazione per sostenere la crescita esplosiva dell’Intelligenza Artificiale. La soluzione di Natron potrebbe permettere un servizio 24/7.
Oltre ai data center, Natron mira a trasformare il modo in cui le aziende utilizzano l’energia industriale in una vasta gamma di mercati finali, tra cui:
- la mobilità industriale,
- la ricarica rapida dei veicoli elettrico,
- le telecomunicazioni.